Tempo di bilanci della prima parte di stagione per Suzuki, che dopo un anno da incorniciare grazie al titolo piloti, adesso soffre non poco.
La pausa estiva della MotoGP dà alle squadre e ai piloti il tempo per fare dei bilanci sulla prima parte di stagione. Parlando della Suzuki, è chiaro che le prestazioni siano nettamente inferiori rispetto all’anno scorso, quando Mir divenne campione del mondo.
Quest’anno, invece, sia lui che Rins stanno soffrendo. Certo, quest’ultimo ha fatto quattro zeri di fila per colpa sua, visto che è caduto, e poi un altro a causa dell’infortunio alla spalla, ma l’attuale campione del mondo non riesce a brillare.
Secondo il suo teammate i motivi sono relativi in parte all’holeshot, dispositivo che abbassa la moto quando c’è la partenza e non solo, anche quando si curva. Ciò, secondo Rins fa perdere diversi decimi alla Suzuki, il che spiega molto del distacco sofferto dalle altre case in questa stagione.
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Suzuki, in Austria possibile ripresa
Il Gran Premio dell’Austria, su cui si disputerà un doppio weekend di gara è ancora lontano, ma certamente la Suzuki sta lavorando per cercare di fare una bella figura. L’anno scorso, Mir non andò poi così male, anzi, ottenne un secondo posto e un quarto.
Rins, invece, tanto per cambiare cadde nel primo GP, mentre nel secondo arrivò sesto. Certamente, il circuito austriaco si adatta maggiormente alle caratteristiche della moto giapponese, ma è anche chiaro che Ducati e KTM sono favorite.
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La prima per via del suo motore, nettamente il migliore da diversi anni a questa parte. La seconda perché col nuovo telaio portato al Mugello, ha ingranato la marcia e sta facendo ottime cose, soprattutto con Miguel Oliveira.
L’Austria, dunque, è ancora lontana ma Suzuki affila le armi. L’obiettivo è mettersi dietro quantomeno le Yamaha che dovrebbero soffrire i lunghi rettilinei. Poi certo, bisogna comunque fare i conti con Quartararo che sta guidando una spanna sopra gli altri.