Il tutor calcola la velocità media di percorrenza di un veicolo da un varco all’altro. Andare sopra i limiti fa scattare la multa, ma ci sono modi per evitarla.
Con l’alta velocità, in auto o in motorino, il rischio di un incidente può essere sempre dietro l’angolo. Per questo motivo, il Codice della Strada impone degli importanti limiti da seguire e rispettare sia nelle normali strade cittadine che in autostrada. Su quest’ultime poi, oltre agli autovelox che captano la velocità di percorrenza di un veicolo, ci sono anche i tutor. Questi calcolano la velocità media di un mezzo da un varco all’altro di un determinato tratto autostradale in genere compreso tra i 10 e i 25 km.
Nel momento in cui un veicolo attraversa il primo “arco” del tutor ecco che i sensori posti a terra riconoscono la tipologia del mezzo, attivano la fotocamera che si trova in alto, che a suo volta prende nota della targa, della data e dell’ora esatta del passaggio. Arrivati al secondo varco, il sistema invia i dati di percorrenza a una sede centrale che si adopera per il calcolo della velocità media. Se il veicolo controllato procede a una velocità superiore rispetto a quella consentita dalla legge, allora il sistema interroga il database della Motorizzazione Civile e riesce quindi a risalire all’intestatario del veicolo. C’è da ricordare, inoltre, che i tutor non sono attivi 24 ore al giorno ed è possibile conoscere la loro posizione sito della Polizia di Stato oppure quello di Autostrade per l’Italia.
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Viaggiando a une velocità media superiore rispetto a quella consentita, ecco che scatta la sanzione con l’invio della multa da dover pagare. È possibile non saldare il costo di tale multa facendo ricorso al Giudice di Pace, solo però nel caso in cui ci si dovesse trovare di fronte ad alcune di tipologie di errore.
In primis, la mancata segnalazione preventiva della presenza del tutor in autostrada. Poi l’arrivo fuori i limiti di tempo della sanzione, ma anche la lettura errata del veicolo. Il ricorso, però, va presentato entro e non oltre i 30 giorni dalla notifica della multa per iscrivere al ruolo il ricorso presso la cancelleria del Giudice di Pace. È necessario, inoltre, versare anche contributo unificato.
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