La coppia del motore: ma cos’è in realtà? | Scopriamo di cosa si tratta

La coppia è un dettaglio molto importante. Da considerare al pari di quelli più noti. E non interessa solo gli esperti.

Vano motore Fiat Ritmo 130TC Abarth (
Vano motore Fiat Ritmo 130TC Abarth (Classic-trader.com)

Più volte, nella descrizione o nella presentazione di un’automobile, viene sottolineato il concetto di “coppia”. Perché è uno dei più importanti per capire determinate caratteristiche di un veicolo. Soprattutto se di alto livello. Ma sappiamo davvero di cosa si tratta?

I concetti base della coppia

Vano motore Audi RS6 Avant (Motorauthority.com)
Vano motore Audi RS6 Avant (Motorauthority.com)

La coppia, infatti, è un dettaglio molto importante. Da considerare al pari di quelli più noti. Anche ai profani del mondo dei motori. Potenza motore, velocità massima, accelerazione da 0 a 100 km/h. Cose di questo genere.

La coppia viene descritta in fisica come una forza che interviene su un corpo con una leva. Ma addentrarci nei meandri della fisica sarebbe complesso e, forse, anche noioso. Parliamo di motori. Riferita a un motore a combustione interna o a un motore elettrico, la coppia misura la forza alla quale è esposto l’albero di trasmissione. La coppia viene espressa con l’unità del newton metro, abbreviato Nm. Una sigla che, più volte, nelle caratteristiche di un’autovettura non sarà sfuggita. Parliamo di qualcosa di molto importante, perché l’interazione tra coppia e giri del motore determina la potenza del motore stesso.

Un motore raggiunge quindi una potenza elevata attraverso una coppia elevata o attraverso regimi elevati. Gli rpm del motore. Altra sigla che leggiamo spessissimo. La potenza massima, quella che viene pubblicizzata dalle case costruttrici e indicata anche sul libretto, in genere è disponibile a regimi elevati.

Nella guida di ogni giorno, la coppia di un motore è quindi molto più importante della potenza massima che può raggiungere l’autovettura. Con una coppia d’alto livello si possono risparmiare risorse (e quindi denaro), ma anche incidere positivamente sull’ambiente.  Chi preferisce raggiungere una velocità finale elevata, la trova in un veicolo con potenza nominale alta. Chi invece privilegia una guida efficiente e confortevole, punta sul fattore coppia, come accade con le auto elettriche.

La coppia nei motori tradizionali e in quelli elettrici

general motors auto elettriche
Motore elettrico di GM (plants.gm.com)

Con i motori endotermici, si cerca di mettere a disposizione del conducente una coppia elevata già a regimi bassi. Contemporaneamente, la coppia deve svilupparsi per un regime più ampio possibile. Quindi, la presenza di una coppia elevata significa che il motore reagisce immediatamente alla pressione dell’acceleratore da parte del conducente. Questi percepisce la coppia come un’ottima capacità di ripresa alla partenza o durante un sorpasso.

Per il conducente, una coppia potente e subito disponibile significa maggiore sicurezza (durante un sorpasso), grande divertimento e propulsione efficace. In tutti i motori endotermici, a seconda del tipo, ci vuole sempre un attimo, per quanto breve, prima che la coppia sia disponibile.

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Per quanto riguarda invece le auto elettriche, abbiamo una differenza molto importante. In queste la coppia massima è disponibile fin dal primo momento. Senza ritardo. Per questo le auto elettriche hanno un’accelerazione così marcata e percepibile da conducente e passeggeri. Uno scatto che entusiasma i puristi dello sprint.

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