Skoda spinge totalmente sull’elettrico con una strategia aggressiva. Ma ci sono anche i soliti problemi legati alla produzione.
Skoda ha ormai deciso il suo futuro, sia a medio che a lungo termine. Così come il resto dell’automotive mondiale, l’azienda ceca di proprietà di Volkswagen punta totalmente sull’elettrico, e la strategia scelta è molto aggressiva.
Difatti, è stato da poco comunicato che entro il 2030 arriveranno 3 nuovi modelli green, che si aggiungono ai due già presenti. L’obiettivo è duplice, infatti oltre al focus sull’elettrico, Skoda vuole anche diventare uno dei primi marchi per vendite in Europa.
Questo piano prevede ben tre punti: Expand, Explore e Engage. Essi sono rivolti ovviamente anche ai millennials, e per questo le auto dell’azienda dovranno essere ancora più immerse nel digitale, con anche la compravendita che potrà essere fatta tramite showroom online.
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Se da una parte Skoda punta tutto sull’elettrico, dall’altra deve fare i conti con la crisi dei chip. Così come tante altre aziende legate all’automotive, anche quella ceca di VW ferma la produzione nella settimana del 28 giugno nello stabilimento di Kvasiny.
Inoltre, anche altre fabbriche subiranno lo stesso destino nei mesi avvenire, con la speranza di avere una situazione di normalità vero fine estate, inizio autunno. Del resto, questa crisi dei chip si lega a quella del Covid-19, e sommandosi le due creano parecchi problemi.
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Anche Skoda non ne è esente, ma la sicurezza dell’azienda è che ha delle basi forti così da poter scegliere comunque una strategia aggressiva, nonostante il periodo di crisi. Tra l’altro, c’è anche il 2022 che sarà decisivo per le sorti del marchio, visto i nuovi allestimenti per Octavia, Enyaq e tanti altri modelli.
Skoda, dunque, va forte sull’elettrico con una strategia che punta a prendersi una parte importante del mercato europeo. Sappiamo quanto il marchio sia amato e voluto dai clienti, è certamente anche stavolta non ci saranno problemi sul lungo periodo, più dubbi invece sul breve.
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