L’incompresa di Alfa Romeo: la Brera apprezzata postuma

Prodotta dal 2005 al 2010. Una delle coupé più amate. Ma non tutti sanno come ebbe inizio la leggenda.

Alfa Romeo Brera AutoScout
Alfa Romeo Brera (AutoScout)

Una delle più note coupé. Non solo per gli appassionati. Ma anche per i profani del mondo dei motori. E’ l’Alfa Romeo Brera. Un nome, un mito. Prodotta dal 2005 al 2010 presso lo stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese in Piemonte.

Il mito Alfa Romeo Brera

Alfa Romeo Brera
Alfa Romeo Brera (Getty Images)

Un mito anche perché per la sua nascita c’è lo zampino di un fuoriclasse del design automobilistico. Giorgetto Giugiaro. Nacque infatti dopo il successo del prototipo realizzato da Giugiaro presentato al Salone di Ginevra 2002. Ha preso il posto della precedente GTV e, come da questa, ne è stata derivata una versione scoperta, la Spider (2006).

Quella Brera immaginata da Giugiaro stupì tutti al Salone di Ginevra. Una concept car, che fin dal nome (noto quartiere degli artisti di Milano), voleva essere un capolavoro automobilistico di stile. La concept car, basata sul pianale della Maserati Coupé, avrebbe dovuto montare un motore V8 di 90° anteriore centrale di oltre 4000 cm3 e 400 CV di potenza abbinato ad un cambio sequenziale. La carrozzeria, tutta in fibra di carbonio, con scenografiche portiere ad apertura verticale su uno snodo brevettato, era caratterizzata da un design capace di vincere ben 10 premi sullo stile e sul design.

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Dal prototipo alla realtà

Alfa Romeo Bagagliaio
Il bagagliaio della Alfa Romeo Brera (Alfa Romeo)

Un successo straordinario e inaspettato. Alfa Romeo colse la palla al balzo e produsse la Brera. L’esordio è del 2005, appunto. Basata sulla piattaforma Premium Fiat-GM accorciato nel passo dell’Alfa 159 con un avantreno a quadrilateri alti deformabili e un retrotreno Multilink a 3 bracci in acciaio e portamozzo in alluminio con ammortizzatori idraulici telescopici e molle elicoidali.

Due le motorizzazioni di debutto. Entrambe a benzina. Il primo motore un 4 cilindri in linea da 2.198 cm³ della GM Ecotec L850 ed L880. 185 CV con cambio manuale a sei rapporti. Ma disponibile anche con cambio automatico M32 MTA Selespeed a trazione anteriore. Il secondo motore, invece, un 6 cilindri a V di 60º da 3.195 cm³ parte della famiglia motoristica GM H.F. con 260 CV accoppiato ad un cambio manuale a 6 rapporti o ad uno sequenziale Aisin Q-Tronic. Sempre a trazione integrale. Circa un anno dopo, arrivò anche la versione a gasolio. Con motore 5 cilindri in linea 2.4 JTDm Euro 4 con filtro attivo antiparticolato di serie e 200 Cv di potenza. Cambio manuale a 6 rapporti e trazione anteriore.

Dotata di airbag frontali, laterali e per le ginocchia. E poi, per una guida più piacevole, climatizzatore, autoradio e tetto panoramico in vetro. Ebbe diversi aggiornamenti e anche alcune versioni speciali. Tra cui la Brera S, la Brera Ti e la Brera Independent. La produzione terminò alla fine del 2010. Anche se la commercializzazione ebbe ancora qualche mese di vita nel 2011.

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