Finalmente c’è una data. E difficilmente, visto anche il trend del mercato e le strategie delle case automobilistiche, potrà esserci un rinvio.
Deadline 2035. Questo è l’anno che c’è, ormai da tempo, nei piani della Commissione Europea per il passaggio totale al mercato green delle auto. Il piano è tuttora in lavorazione, ma non dovrebbero esserci novità per quanto concerne i tempi.
Il piano della Commissione Europea
Le politiche dei singoli Stati, europei ed extracomunitari, sono ormai tracciate. Ridurre le emissioni di CO2 per dare respiro (in tutti i sensi) al pianeta. Un piano che passa da nuove pratiche a basso impatto ambientale. Ma, soprattutto, da una svolta green del mercato dei trasporti. Che rappresenta un’ampia fetta del grado di inquinamento complessivo.
Il passaggio al mercato verde, quindi, dovrebbe avvenire nell’arco dei prossimi 14 anni. Dal 2035, lo stop definitivo alla circolazione delle auto alimentate a diesel o a benzina. Il piano è ancora in lavorazione, ma prima di arrivare a questo straordinario passo, potrebbero esserci dei passaggi intermedi. La Commissione Europea sta infatti pensando a una riduzione del 60% delle emissioni di auto entro il 2030, innalzando il parametro attuale del 37,5%. Step graduali per rendere meno traumatico il cambiamento e arrivare a quello definitivo del 100%.
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Si va verso un’unica direzione
D’altra parte, si sa, i grandi cambiamenti devono essere metabolizzati. Da cittadini, in primis. Ma anche dalle case automobilistiche. La svolta climatica, infatti, non potrà che essere una grande, rivoluzionaria, svolta economica. Cambierà tutto. Soprattutto il mercato. E quindi l’economia.
L’iter è ancora in corso a Bruxelles. Il termine ultimo per presentare il Green Deal è quello del 14 luglio. E poi si innescherebbero le varie assemblee elettive. Il Parlamento europeo, in primo luogo. E poi toccherebbe ai vari Paesi membri dell’UE. Peraltro, non mancano gli oppositori. La Germania di Angela Merkel, su tutti.
Ma il destino è segnato. Già da tempo molte case automobilistiche stanno implementando sempre più soluzioni ecosostenibili. L’elettrico e l’ibrido sono la nuova frontiera. E diversi colossi hanno già programmato una produzione 100% green nel giro di qualche anno. Proprio nel periodo sovrapponibile a quello finora ipotizzato dalla Commissione Europea.