In F1 la Mercedes non è più la macchina da battere, e adesso Hamilton rischia veramente di dire addio al mondiale.
La gara di F1 al Paul Ricard ci ha dato una situazione inedita nell’era Power Unit. Infatti, a partire dal 2014, anno del suo inizio, la Mercedes era sempre stata la macchina migliore, ma adesso le cose non stanno più così.
La Red Bull è la macchina da battere, e per dire questo c’è la prova su un circuito sul quale la scuderia anglo-tedesca aveva dominato nelle due precedenti edizioni. Hamilton aveva addirittura fatto tutti i giri in testa tranne uno, fino a ieri.
L’inglese sette volte campione del mondo, infatti, si è dovuto arrendere allo strapotere di Verstappen, che ha potuto anche osare con una strategia diversa fatta di una sosta in più. Questo fa si che le forze in campo siano cambiate, con Mercedes in difficoltà.
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Hamilton, mai così male dal 2016
Quella di Mercedes sembra una crisi quasi irreversibile, visti gli errori di strategia fatti, a partire dal pit stop troppo presto fatto fare a Bottas, che poi ha dato la possibilità a Verstappen di diventare leader del GP.
Hamilton, difatti, si è dovuto arrendere con la sua seconda posizione, che lo vede anche nel mondiale ora più distante dall’olandese della Red Bull. Si può dire, guardando i numeri, che questo è il peggior anno dell’inglese dal 2016, quando a fine anno fu sconfitto da Rosberg.
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Infatti, Hamilton non vince da ben 3 gare, cioè da Barcellona, e dopo di essa ha ottenuto un solo podio, in Francia. Nel 2016, le gare senza vittoria furono ben 5, più altre 3 relative alla fine dell’anno precedente. In pratica 8 GP senza una vittoria, prima di vincere a Monaco.
Adesso, la situazione del campione del mondo sembra simile, e in Austria potrebbe non migliorare. Qui, la Red Bull va sempre molto forte, e nel doppio weekend su questo circuito, Verstappen può dare una spallata decisiva a Hamilton e alla crisi Mercedes.