Super gara della rinascita per Marquez al Sachsenring, mentre dietro la lotta per il mondiale va in una sola direzione.
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La gara della MotoGP al Sachsenring conosce sempre e solo un padrone unico, ovvero Marc Marquez che con la sua Honda ha preso la testa della corsa sin dal primo giro, e l’ha persa solo per un tratto, salvo poi riprendersela subito.
Corsa da campione vero e proprio quella dello spagnolo, che torna marziano e vince per l’11esima volta di fila in Germania, 8 consecutive nella classe regina. Insomma, una pista decisamente favorevole, nonostante Oliveira con la sua KTM ha abbia cercato di prenderlo e rovinargli la festa.
Dietro di loro, terzo Quartararo che guadagna su tutti i suoi avversari in classifica mondiale. Bagnaia, Miller e Zarco, infatti, arrivano dietro e abbastanza staccati dal francese, che nel prossimo weekend di Assen, può dare una mazzata decisiva.
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Bagnaia, super rimonta ma non basta
Pecco Bagnaia è stato autore di una super rimonta, che l’ha portato dall’inferno al ritorno ai piedi del paradiso. In qualifica si era posizionato decimo, ma subito al via è 12esimo. Poco dopo, si ritrova addirittura 16esimo, alle spalle di Valentino Rossi, autore di una brutta gara chiusa in 14esima posizione.
In seguito, però, il pilota della Ducati dà il via alla rimonta, e a metà gara non accusa il calo della gomma come gli altri, anzi, torna su facilmente. Il suo ritmo è impressionante, simile a quello dei primi due Marquez e Oliveira.
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Nel finale, riesce a giungere in settima posizione alle spalle di Aleix Espargaro e Miller. Prima passa il pilota di Aprilia, e poi il teammate. Così facendo limita i danni da Quartararo con la quinta posizione finale, ma c’è parecchio da aggiustare, visto che bisogna ritrovare la lucidità in qualifica di inizio stagione.
La MotoGP al Sachsenring, dunque, ci porta alla rinascita di Marquez. Il marziano è tornato, grazie alla Honda che in Germania va forte, e grazie al fatto che ci sono solo 3 curve a destra, lato su cui lo spagnolo è ancora sofferente. Per lui, però, il mondiale è già bello che andato, con Quartararo sempre più leader.