La KTM ha vinto la prima gara del 2021 con Miguel Oliveira, autore di una super gara. Dietro questa vittoria c’è un insospettabile.
Dopo un difficile inizio anno, la KTM tra Mugello e Barcellona è cresciuta enormemente, soprattutto il team ufficiale che ha avuto in dote il nuovo telaio. Oliveira e Binder, infatti, lo hanno potuto avere nel back-to-back, e esso ha fatto la differenza.
Il portoghese in particolare ha ottenuto un secondo posto alle spalle di Quartararo al Mugello, primo podio stagionale, mentre addirittura la vittoria a Barcellona, con una gara quasi sempre in testa, in cui non ha mai mollato un millimetro prima al francese della Yamaha, e poi a quello della Pramac, ovvero Zarco.
Anche Binder si è ben disimpegnato, non finendo sul podio ma quinto in Italia, e ottavo in Spagna, confermando comunque il passo avanti della KTM. Avrebbero potuto essere 3 le moto austriache in top ten nell’ultimo weekend di gara, ma Lecuona è caduto, mentre Petrucci senza il nuovo telaio può fare ben poco.
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La vittoria di Oliveria con KTM a Barcellona ha avuto un po’ dell’incredibile, e il merito è di Dani Pedrosa. L’ex pilota Honda, oggi è collaudatore del team austriaco, ha dato al portoghese un aiuto decisivo per le sorti della gara.
Infatti, lo spagnolo ha detto a Oliveira di andare con una doppia dura all’anteriore e al posteriore, e questa è stata la scelta che ha portato la vittoria. Difatti, il portoghese ha potuto spremere sin da inizio corsa le gomme, avendo un drop verso la metà di gara, ma non calando più nel finale.
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Questo ha agevolato il tempo sul giro, progressivamente alzatosi, ma non come quello degli altri. Inoltre, la scelta della doppia hard ha permesso a Oliveira di rintuzzare l’attacco finale degli ultimi due giri, da parte di Zarco, accontentatosi del secondo posto.
La vittoria di KTM a Barcellona, dunque, ha sorpreso un po’ tutti. Forse, però, non ha stupito Pedrosa, che da campione quale era quando correva con Honda, è oggi il miglior collaudatore che si possa avere. Chiedere a Oliveira per la conferma.
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