Diverse le categorie comprese. Ma è necessario inoltrare una domanda di esenzione. Vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere.
Ci sono alcune categorie che possono “salvarsi” dal temuto e odiato pagamento del bollo auto. La tassa di possesso che incombe sugli automobilisti. Vediamo quali sono.
Possono inoltrare una domanda di esenzione i possessori di mezzi la cui data di prima immatricolazione risale ad oltre 30 anni fa. A stabilirlo, infatti, è la Legge 342 del 2000. I mezzi con quella “età” sono considerati dallo Stato italiano delle auto d’epoca. Ma non si tratta solo di auto.
Nella categoria, infatti, rientrano anche i ciclomotori, purché non siano utilizzati per scopi professionali. Non si tratta, comunque, di un’esenzione totale, dato che il possessore deve versare una cifra compresa tra 25,82/31,24 euro come tassa di circolazione. Accade in tutta Italia, tranne che in Lombardia. Lì, infatti, la Regione consente di iscrivere il mezzo ad un registro auto storiche. Così da avere un’esenzione totale.
Discorso simile, ma non identico per i veicoli ultraventennali. La categoria è riservata ai mezzi immatricolati non oltre i 29 anni prima. In questo caso l’importo della tassa viene dimezzato. Anche in questa ipotesi, comunque, va inoltrata una domanda per ottenere il Crs, il Certificato di rilevanza storica. Nel dedalo delle leggi italiane, tuttavia, la normativa non è uniforme. Alcune regioni, infatti, prevedono l’esenzione totale. Parliamo, per esempio, di Lombardia ed Emilia Romagna. Altre, come Umbria Toscana e Lazio, garantiscono solo un esiguo “sconto”. Di appena il 10%. Sempre meglio di Sicilia e Veneto, che non prevedono alcun beneficio.
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Per incentivare la svolta ecologica, necessaria per il Paese, alcune regioni garantiscono un’esenzione totale per i mezzi elettrici. Ma a tempo. Anche in questo caso, il quadro non è omogeneo. In molte regioni, il periodo è di 5 anni. Mentre altri territori abbassano la soglia ai soli 3 anni. Tra le regioni più “generose”, il Piemonte e, ancora una volta, la Lombardia.
E’ invece permanente l’esenzione per i portatori di handicap o chi accede alle Legge 104. Anche in questo caso, però, va inoltrata una domanda. Rientrano in queste categorie, solo a titolo di esempio, gli ipovedenti o chi ha difficoltà a deambulare, anche a causa di amputazioni. Esenzione totale anche per chi ha una disabilità psichica certificata o una indennità di accompagnamento.
In tutti i casi, gli organi preposti alla verifica dei dati del mezzo sono l’Automotoclub Storico Italiano o, nel caso in cui si tratti di motoveicoli, la Federazione Motociclistica Italiana. La domanda per ottenere l’esenzione va presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine di pagamento della tassa
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