L’accanimento della sfortuna nei confronti di Vettel alla guida della Ferrai, è cosa nota. Ma 2 anni fa fecero tutto i commissari.
9 giugno 2019, in Canada la F1 corre il settimo appuntamento del calendario. La sfida è tutta in casa Mercedes tra Hamilton e Bottas per il mondiale, visto che ne Ferrari ne Red Bull sono riuscite a fare una buona macchina per competere.
Tuttavia, in pole scatta proprio la rossa con Sebastian Vettel, reduce da un inizio di campionato non proprio perfetto, ma che con la prima posizione a Montreal prova a riscattarsi. Secondo il rivale Hamilton, il quale a fine anno conquisterà il sesto titolo mondiale.
Terzo con l’altra Ferrari, Leclerc, oggi prima guida, ma che allora doveva ancora migliorare sotto diversi punti di vista, soprattutto la qualifica dove oggi è uno dei migliori. Complice un errore nell’ultimo tentativo, infatti, non riuscì a prendersi la seconda posizione.
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Quando parliamo di Pirro ci riferiamo ovviamente al pilota, di nome Emanuele, che il 9 giugno 2019 in Canada presiedeva la commissione dei commissari di gara. Fu lui insieme agli altri giudici a decretare la penalizzazione che poi è costata la vittoria a Vettel.
Il tedesco della Ferrari, infatti, al giro 48 taglia la curva 4 e rientra in pista stringendo senza volerlo Hamilton contro le barriere. Tuttavia, questa manovra non poteva essere fatta in modo diverso essendo Montreal un circuito cittadino.
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I commissari, però, con in testa Emanuele Pirro, diedero 5 secondi di penalità a Vettel, il quale non riuscì a guadagnarne di più sull’inglese della Mercedes, che vinse la gara. Epico, ciò che fece nel parco chiuso il ferrarista.
Prima di salire sul podio infatti prese il cartellone col numero 1 posizionato dinanzi alla freccia d’argento, e lo mise davanti alla postazione vuota della sua monoposto, che non aveva portato sotto il podio.
Inutile dire, che fu una vera e propria idiozia da parte dei commissari penalizzare Vettel, il quale vincerà un’altra gara nel 2019 a Singapore, arrivando a 53. Tuttavia, ci piace pensare che siano 54 i GP vinti dal tedesco, perché in Canada ha vinto lui.
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