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Sport e Motori

F1, le mezze verità delle libere di Baku: tra sorprese e crisi

Le prime due prove libere della F1 a Baku ci danno diversi spunti per dichiarare una crisi mezza aperta, e una quasi sorpresa.

Lewis Hamilton pilota Mercedes (Getty Images)

Venerdì di prova in quel di Baku, Azerbajan, per la F1 con le prime due libere del weekend. Questa giornata ci regala l’incredibile poca sostanza della Mercedes sul giro secco, mentre sul passo gara Hamilton è stato fenomenale.

Le frecce nere si sono infatti classificate 11esime col campione in carica, e 16esime con Bottas, ma il ritmo su più giri è stato molto buono, anche se il miglior tempo in assoluto lo ha fatto Sainz con la Ferrari, capace di andare a scendere di due decimi sotto il muro dell’1 e 46.

Riguardo invece il giro più veloce in modalità qualifica, ecco che lo ha stampato Perez con la Red Bull, di poco davanti al compagno di squadra, nonché leader della classifica piloti, Verstappen, il quale ha avuto come Hamilton un buon passo gara.

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Ferrari, Leclerc ancora a muro

Charles Leclerc pilota Ferrari (Getty Images)

Leclerc ha chiuso col quarto tempo finale dietro al compagno Sainz, ma è andato di nuovo a muro durante la seconda prova libera. Stavolta, però, a differenza di Monaco, la morbidezza della barriera unita alla minor forza di impatto, hanno permesso al monegasco di ripartire e tornare ai box, per sostituire l’ala anteriore danneggiata.

In seguito, il ferrarista è riuscito a ripartire e a mostrare un discreto passo gara. Tuttavia, non bello da sentire il suo team radio finale di sessione, in cui ha avvisato il muretto rosso di dover rallentare parecchio a causa dell’usura importante dei propri pneumatici.

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Fatto sta che quello di Leclerc con i circuiti cittadini non è un gran feeling. Sempre a Baku nel 2019, ma in qualifica, andò a sbattere nella curva più stretta del mondiale di F1, e gettò al vento una probabile prima fila. Poi c’è stato il botto di due settimane fa a Monaco, insomma, il monegasco deve cercare di andare oltre questa specie di maledizione.

Le prove libere della F1 a Baku, dunque, ci hanno regalato mezze verità, e difatti mezze sorprese e crisi. Le prime sono quelle della Ferrari, che qui non sarebbe dovuta essere così competitiva, mentre le seconde della Mercedes. Siamo però sicuri, che le frecce nere sapranno domani tornare in vetta alla classifica anche per quanto riguarda il tempo sul giro.

Nazareno Bastone

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