Scopriamo insieme il nuovo Tracer 9 ideato da Yamaha. Già rinnovato nel 2018, dal 2021, però, lancia una vera e propria “rivoluzione”
Pronto a far impazzire gli amanti del genere. Il Tracer 9 di Yamaha si rinnova e risponde alle esigente di un mercato che, negli ultimi mesi, ha segnato una crescita importante.
I numeri, del resto, parlano chiaro. Nello scorso anno, gli “sport tourer” targati Yamaha hanno avuto un incremento delle vendite del 21%. Mica male, soprattutto se si pensa che il 2020 è stato l’anno maggiormente colpito dalla pandemia da Coronavirus. E, come si sa, il Covid non ha segnato drammaticamente solo la vita delle persone. Ma anche l’economia.
E il nuovo Sport Tracer punta a far convivere bene sia qualità, che prezzo. La Yamaha Tracer 9 costa infatti 11.200 euro. La GT, invece, che in più ha le borse laterali e le manopole riscaldabili, arriva a 13.600 euro. Prezzi che potrebbero far aumentare ancora le già ottime cifre del motociclo: dal 2015, anno di prima produzione, sono state oltre 63mila le unità immatricolate.
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Ma per soddisfare gli acquirenti, bisogna cambiare e migliorarsi. E il Tracer di Yamaha è abituato ai cambiamenti. Già nel 2018, infatti, avevamo assistito a un’evoluzione. Niente a che vedere, però, con quello che il marchio giapponese ha in mente per il 2021.
Il crossover, infatti, punta a diventare ancora più agile, grazie a una sella bassa (810 millimetri da terra) che ne aumentano anche la comodità. Ma sono soprattutto le ruote, ancor più leggere, a segnare una netta discontinuità rispetto al passato. 119 i cavalli su cui può contare il Tracer Yamaha, grazie a un motore di 889 centimetri cubici. E anche la versione GT non perderà comunque il controllo della strada, grazie a un’elettronica avanzata e al sistema Abs. Con il “Cruise Control” può essere attivato fra i 50 e i 180 chilometri orari.
Una potenza che, quindi, non farà perdere al motociclo in eleganza, anche sonora. Il suono del motore sarà infatti armonico grazie a una serie di studi portati avanti da un’altra eccellenza del marchio nipponico: la Yamaha Music. Insomma, velocità, ma anche comfort. Come da prassi per le tourer. Il manubrio e le pedane, infatti, sono regolabili in altezza, così come il vetro del cupolino, che deve proteggere dal vento. Ma anche “tagliarlo”, per dare al Tracer ancor più aerodinamicità.
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