Negli ultimi giorni di F1 si è parlato tanto del fenomeno delle ali flessibili, con Red Bull principale indiziata da parte di Mercedes.
La lotta per il titolo mondiale piloti e costruttori dopo Monaco ha avuto una ribaltamento inaspettato, con la Red Bull che è andata in testa a entrambe le classifiche davanti a Mercedes, grazie al primo posto di Verstappen e al quarto di Perez, e al conseguente ritiro di Bottas mentre era secondo, più il settimo posto di Hamilton.
La guerra tra i due team non è destinata a riaccendersi solo in vista del prossimo GP di Baku, che si terrà nel primo weekend di giugno, ma già adesso le parole buttano benzina sul fuoco. Infatti, la questione delle ali flessibili è più importante che mai.
Stiamo parlando di un fenomeno per il quale l’ala posteriore flette eccessivamente, e questo secondo Mercedes costituisce un grande vantaggio per la Red Bull. Addirittura, i possibili reclami hanno spinto la FIA a cambiare la supervisione di tale fenomeno, così che in Francia ce ne sarà uno di tipo diverso, più intransigente.
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La guerra tra Mercedes e Red Bull vede quindi le ali e la loro flessibilità al centro dell’attenzione, con il team guidato da Wolff ma anche la McLaren, che vorrebbero il nuovo sistema di supervisione pronto già per Baku, in quanto ci sarebbe tutto il tempo per metterle a posto.
Inoltre, la sfida con il team austro-inglese non si gioca solo su questa questione, ma anche su quella del reparto motoristico. Da tempo, infatti, sappiamo che la Red Bull sta mettendo su la sua divisione per mettere a punto il motore Honda, visto che la casa giapponese lascerà a fine 2021.
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Per riuscirci, il team principal Horner, sta reclutando diversi motoristi della Mercedes, così da dare loro carta bianca e maggior libertà di movimento per costruire un motore che sappia replicare la forza e la potenza di quello anglo-tedesco. Certamente è un bello smacco per Wolff, che da diverso tempo ha iniziato una battaglia dialettica col collega e rivale.
La questione delle ali in F1, dunque, sarà ancora lì ad accompagnarci nel prossimo weekend di Baku, e in quello successivo al Paul Ricard. Proprio in Azerbaijan, la flessibilità dovrebbe garantire a Red Bull una maggiore efficienza e velocità, che è quello che Mercedes in primis, ma anche McLaren vogliono evitare per non arrivare dietro.
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