La McLaren ha preso il terzo posto a Monaco con Norris, ma dall’altra parte c’è un Ricciardo che fatica enormemente con la monoposto inglese.
Monaco è la pista più difficile per azzeccare l’assetto giusto e andare bene sia in qualifica che in gara. Alla McLaren questa cosa è riuscita a metà, già perché se Lando Norris si è preso il secondo podio stagionale con un altro terzo posto dopo Imola, Daniel Ricciardo continua a soffrire il compagno e la macchina.
L’australiano di origini italiane, infatti, ha perso un’altra occasione per fare dei passi avanti nello scorso weekend di gara, con il risultato che è addirittura stato doppiato dal teammate. È chiaro che Ricciardo non si sia ancora adattato alla vettura, ma una cosa del genere non sarebbe accaduta nemmeno nei sui incubi peggiori.
Tra le altre cose, l’ex Red Bull e Renault aveva anche dichiarato precedentemente al GP monegasco di poter addirittura puntare alla vittoria, o quantomeno al podio. Invece, ha chiuso al 12esimo posto, senza mai essere veloce in nessuno dei tre giorni di prove, qualifiche e gara.
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I problemi affliggono Ricciardo sin dalla prima gara in Bahrain. Nello stato asiatico l’australiano ha chiuso in settima posizione finale. In seguito, a Imola ha migliorato, finendo sesto, ma come detto Norris è andato a podio. A Portimao, dopo una pessima qualifica è riuscito a rimontare fino alla nona posizione, mentre a Barcellona ha avuto il migliore dei weekend in questa stagione, grazie alla sesta posizione finale.
I problemi, tuttavia, non sono finiti e a Monaco si sono ripresentati più grandi che mai. Forse, la McLaren potrebbe sostituirgli il telaio in vista del prossimo GP di Baku, che si correrà nel primo weekend di giugno.
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Questo, potrebbe garantire a Ricciardo di recuperare molti decimi al compagno di squadra, ma potrebbe anche non bastare. Infatti, è pure lo stile di guida dell’australiano, che evidentemente non si adatta ancora alla monoposto di Woking.
Ricciardo, dunque, ha difronte a se una bella gatta da pelare. Norris lo sta stracciando completamente e se l’ex Red Bull e Renault non dovesse darsi una svegliata con le prestazioni in pista, ecco che la McLaren potrebbe anche decidere di cambiare pilota per la prossima stagione.
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