L’azienda Italdesign ha brevettato un sistema di protezione che dovrebbe imbracare i motociclisti e proteggerli con un guscio. In attesa di capire l’effettiva adozione sul mercato, scopriamolo
Arriva un brevetto che potrebbe cambiare radicalmente il mondo dei motociclisti. Italdesign ha infatti depositato ufficialmente la propria idea sulle cinture di sicurezza da utilizzare in sella alla motocicletta.
La Italdesign Giugiaro è un’azienda italiana fondata a Torino il 13 febbraio 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani. Il nome originario era quello di SIRP Società Italiana Realizzazione Prototipi S.p.A. L’azienda nasce come centro di servizi per il mondo dell’automotive. Nel proprio curriculum vanta collaborazioni con alcuni dei brand più importanti del settore: dall’Alfa Romeo alla FIAT, passando per Hyundai e Mitsubishi.
Il 25 maggio 2010, la Volkswagen AG ha acquisito il 90,1% del capitale della Italdesign Giugiaro, introducendo l’azienda nel gruppo tedesco. L’impresa è finita così sotto il controllo della holding Lamborghini, sussidiaria italiana di Audi. La famiglia Giugiaro è rimasta comunque in possesso del restante 9,9% del pacchetto azionario dell’azienda sino al 2 luglio 2015.
Tra i progetti di maggiore rilievo portati avanti negli anni si ricordano: gli interni degli Airbus A321 per Alitalia, il Q2, Suv compatto di Audi, le Croma, Grande Punto e Sedici per FIAT, la Visconti, 159 e Brera per Alfa Romeo. Ma il brand ha spaziato anche fuori dal mondo automobilistico. Con la grafica della bottiglietta del “Sanbittèr” per San Pellegrino o la grafica e il packaging per “EstaThè”, fino al logo del Telefono Azzurro. Insomma, un’azienda elettrica che adesso, però, si trova davanti a un progetto ambizioso.
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L’obiettivo è quello di aumentare il grado di sicurezza, senza perdere in libertà ed eleganza. Secondo quanto trapela dal brevetto, il sistema dovrebbe essere computerizzato e in grado di riconoscere la tipologia di incidente in corso. In quel modo, quindi, le cinture potrebbero decidere se rilasciare il pilota o tenerlo legato per non farlo sobbalzare. Il sistema di protezione, comunque, sembra essere più adatto al baricentro basso degli scooter, piuttosto che alle moto che circolano sulle strade italiane.
Un sistema “intelligente” che si basa su uno schienale da aggiungere al motociclo che dovrebbe funzionare da guscio o da scudo. Proprio questo “guscio” avrebbe avere il ruolo di proteggere la schiena del motociclista in caso di caduta. La protesi andrebbe fissata con un giunto di forma sferica. Il pilota sarebbe invece imbracato con fibbie da legare alle spalle e alla vita. Ma, assicurano da Italdesign, manterrebbe comunque libertà di movimento.
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