Uno strumento riservato alle forze dell’ordine che potrebbe così scovare tantissimi furbetti e ripianare le casse dei comuni. Ma può essere utile anche per reati ben più gravi. Oltre 800 città italiane lo hanno già adottato
Sfuggire alle multe sarà sempre più difficile. Quasi impossibile. E’ il nuovo “Targa System”. In dotazione agli agenti della Polizia Municipale potrebbe rivelarsi una vera e propria “arma letale” per gli automobilisti.
Sono più di 800 i comuni italiani che hanno in dotazione questo nuovo strumento. L’obiettivo è quello di scovare, tramite la scansione della targa, i furbetti che circolano senza copertura assicurativa o senza rinnovo della revisione. Insomma, dalla sosta vietata o sulle strisce pedonali, passando per l’occupazione di un passo carrabile, sarà difficile farla franca. Per chi decide di infrangere il Codice della Strada. Secondo quanto si apprende, le targhe degli automobilisti verranno scansionate per la verifica delle informazioni. I database di riferimento sono quelli del Ministero del Trasporto, l’IVASS e il Ministero dell’Interno.
Il “Targa System” invierà poi il verbale direttamente a casa dell’automobilista che ha commesso l’infrazione. Niente più foglietti attaccati al tergicristalli o agenti che girano per le strade, scovando auto parcheggiate sui marciapiedi. Così si intende instaurare una rete di protezione sul territorio. Il “Targa System”, infatti, non sarà utile solo per sanzionare i trasgressori. Ma anche, per esempio, per individuare un’autovettura rubata o sottoposta a sequestro. Insomma, uno strumento valido anche contro la criminalità.
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Si tratta quindi di uno strumento destinato alle forze di Polizia, con lo scopo di offrire loro un valido supporto nella protezione delle strade e nell’individuazione delle irregolarità. Tolleranza zero per tutti o quasi. Al momento, l’unica regione a non aver adottato in alcun comune il nuovo strumento è il Molise.
Per il resto, invece, il “Targa System” è disseminato in maniera abbastanza omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale. Dalla Lombardia alla Sicilia. E non sono solo i piccoli centri a essersi dotati del rilevamento, dato che nella lista pubblicata sul sito ufficiale del congegno figurano anche importanti città come Roma e Firenze.
Si tratta quindi di uno strumento che potrebbe portare liquidità nelle casse, spesso disastrate, dei comuni italiani. Con un costo relativamente basso. E, comunque, risparmiando sulle risorse umane, che così possono essere destinate ad alti compiti. Gli introiti sulle infrazioni nelle grandi città e nelle strade a intensa viabilità potrebbero essere ingenti.
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