Via di tuning ed ecco che anche la Mini diventa una macchina appetibile per tanti e non solo per pochi. Ecco la versione Oselli Edition.
David Brown è un ingegnere inglese, che ad un certo punto della sua vita ha messo i panni dell’imprenditore, per combinare insieme il suo background da tecnico specializzato, con quello da artigiano, il tutto all’interno del settore dell’automotive.
La David Brown Automotive (DBA), difatti, si occupa di restaurare le macchine per conto dei clienti. Stavolta, è toccato alla Mini, che si presenta in una versione totalmente diversa da quella base, fatta per correre e sbalordire con la sua potenza.
La mission della DBA nel restauro della Mini, è stata quella di migliorare le prestazioni, e c’è riuscita in pieno grazie anche all’apporto della Oselli, azienda specializzata nel settore automotive, che ha messo a punto la vettura inglese, in occasione dei suoi 60 anni.
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In occasione dei suoi 60 anni, quindi, DBA e Oselli hanno rimesso a nuovo la Mini, denominata Remastered Oselli Edition, con delle nuove e sportive caratteristiche. Partendo dal motore, ecco che esso è un 4 cilindri in linea con potenza da 125 cavalli, il che è un grosso miglioramento rispetto alla versione tradizionale.
Il propulsore si abbina a una trasmissione manuale a 5 rapporti, con una velocità di 100 Km/h che puo essere raggiunta in meno di 8 secondi. Ciò, a suo modo, è una cosa speciale, e soprattutto mostra il grande lavoro fatto dagli ingegneri per permettere di raggiungere questa velocità in così poco tempo, incentrato in particolare sul peso, che è di poco oltre i 1000 Kg.
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Riguardo gli interni, invece, ci sono due opzioni di scelta. Da una parte si possono avere due posti, mentre dall’altra quattro, e nel primo caso, ecco che si potrà richiedere anche un doppio serbatoio per correre con la vettura delle vere e proprie gare. Infine, è presente sia la guida a destra che a sinistra.
DBA e Oselli, dunque, ci portano nel meraviglioso mondo della Mini, ma da un’altra prospettiva. Stavolta, il DNA è decisamente sportivo, e veramente verrebbe voglia di guidare e dare gas con una vettura del genere, invece di tenerla alla larga non solo dagli occhi, ma anche dalla mente.
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