L’idea è nata durante il lockdown. Adesso Reinova sogna in grande anche grazie ai finanziamenti di Intesa San Paolo e importanti aziende dell’Emilia Romagna
“Per supportare lo sviluppo, la validazione di componenti per il Powertrain elettrico e ibrido per la e-mobility”. Si presenta così l’azienda Reinova. L’azienda ambisce a diventare un punto di riferimento per la fornitura di energia elettrica al mondo dei motori.
Il progetto Reinova
L’idea è nata durante il lockdown del 2020, causato dalla pandemia da Coronavirus. Insomma, un esempio di come, anche dalle situazioni drammatiche, si possa uscire grazie a visione e inventiva. Il polo è ufficialmente nato e ha con sé idee e obiettivi ambiziosi. In una fase storica in cui il mercato dei veicoli elettrici sembra essere pronto a spiccare definitivamente il volo, Reinova vuole giocare col giusto tempismo. Nasce in Emilia Romagna da un’idea di REI Lab s.r.l., Unindustria RE e Fondazione REI.
Il core business del lavoro sarà lo sviluppo e la validazione di componenti per il Powertrain elettrico e ibrido. E al momento la strategia sembra convincere il territorio. L’azienda può contare infatti sul sostegno di importanti istituti bancari e di aziende molto forti, soprattutto sul territorio emiliano. Tra questi, Intesa San Paolo, che ha recentemente annunciato un finanziamento di 8 milioni di euro. Per quanto riguarda le aziende, spiccano Motor Power Company S.r.l., VE-CA S.r.l., Aimone Storchi e Christian Aleotti. Il loro investimento complessivo è di 3 milioni e mezzo di euro.
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Dal cuore della Motor Valley
Reinova si muoverà soprattutto nell’ambito dello sviluppo e della validazione nel settore dei componenti per la e-mobility. Le novità saranno quindi destinate ai veicoli a trazione elettrica. Ma un particolare settore sarà dedicato al design, che comprende l’analisi dei materiali, la struttura, la competitor analysis.
L’idea nasce dalla mente di Giuseppe Corcione, amministratore delegato di Reinova. Siamo nel cuore della cosiddetta Motor Valley italiana, in provincia di Modena. Lo stabilimento di 10mila metri quadrati è un ottimo punto di partenza logistico per diventare un laboratorio di riferimento per il settore motoristico nazionale. Ma non solo. Ma se dovesse davvero funzionare, non è escluso che il raggio d’azione possa allargarsi in tempi rapidi.
“Diversi studi dimostrano che le persone sono pronte all’acquisto di vetture elettriche e ibride e favorevoli a una mobilità più sostenibile” dicono da Reinova. Ma i cambiamenti, soprattutto se epocali, vanno programmati con oculatezza. Per questo sembra il momento giusto per immaginare la transizione dei prossimi anni. Il presidente di REI Lab s.r.l., Guido Prati, definisce “habitat naturale” la scelta di avere come casa madre il territorio della Motor Valley.
Quello di Reinova, insomma, non sembra un salto nel buio. Corcione può vantare già una importante esperienza manageriale, avendo ricoperto incarichi direttivi in ambito Powertrain e di Global Business Unit Management