Brutte notizie per gli italiani: il costo della benzina tocca il picco più alto dal giugno 2019. E aumenta anche il prezzo del gasolio. Possibile un’impennata dei prezzi di vari beni, tra cui frutta e verdura.
Il picco di 1,6 euro al litro è uno dei più alti della storia e va a colpire pesantemente i cittadini, già fiaccati dalla crisi pandemica, che è diventata, inevitabilmente, crisi economica. L’aumento del costo della benzina è una pessima notizia per gli italiani.
Si tratta del prezzo più alto mai registrato dal giugno 2019. A rivelare la brutta notizia per le tasche di automobilisti e motociclisti è un rapporto del Ministero per lo Sviluppo Economico. Due anni fa, il costo della benzina toccò la stessa cifra di 1,6 euro. E adesso, nonostante i drammi già vissuti per via del Coronavirus, la storia si ripete. La benzina è arrivata a 1,593 euro al litro. Prezzo già alto, ma che desta ulteriore preoccupazione perché in crescita rispetto alla scorsa settimana, quando il costo era di 1,588 euro. Ma le brutte notizie non arrivano mai da sole e quindi bisogna registrare anche l’avanzata del costo del gasolio, che tocca l’1,452 euro. Anche in questo caso assistiamo a una crescita rispetto alla scorsa settimana, quando il prezzo si era assestato sugli 1,447 euro al litro.
Secondo i calcoli effettuati dall’Osservatorio Nazionale, il prezzo della benzina dovrebbe essere almeno 12 centesimi al di sotto di quello attuale. L’aumento, peraltro, va inquadrato nella situazione economica congiunturale italiana, che di certo non è rosea. E quest’aumento potrebbe avere un effetto di rialzi a cascata. Dall’industria ai beni energetici. Ma ciò che più preoccupa sono i prodotti trasportati. In Italia, infatti, la maggior parte del trasporto di generi, anche di prima necessità, è su gomma: circa l’85%.
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Non mancano le reazioni indignate a questa notizia diffusa dal Mise. Ad alzare la voce, per prima, è stata l’Unione Nazionale Consumatori. A fare eco è Federconsumatori, che sottolinea come i prezzi dei carburanti – benzina e gasolio – siano sensibilmente al di sopra di quando dovrebbero. L’aumento rischia quindi di mettere in ginocchio le famiglie italiane.
I calcoli del Codacons indicano che ogni famiglia italiana potrebbe arrivare a spendere ben 273 euro in più rispetto allo scorso anno. Rispetto al maggio 2020, infatti, il costo della benzina sarebbe aumentato quasi del 17%. Quadi del 16%, invece, se ci si sofferma sul diesel. Famiglie, ma anche produttività. Non va dimenticato, infatti, che il carburante è fondamentale anche per l’agricoltura italiana. Si tratta di uno dei settori principali dell’economia del Belpaese. Ebbene, anche la Coldiretti alza il proprio grido d’allarme. Dall’aumento del costo del carburante, infatti, potrebbe dipendere anche l’aumento dei prodotti, quali frutta e verdura, che vengono trasportati su strada. Si potrebbe arrivare, addirittura, a un +35%. Un vero e proprio disastro.
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