Il centauro milanese tenta una nuova impresa: unire Sicilia e Calabria in sella alla sua moto da cross. Ma per farlo non dovrà mai scendere sotto i 55,6 chilometri orari con la sua Honda CRF 450R. Il tentativo entro il 23 maggio
Luca Colombo alla ricerca di una nuova impresa: attraversare lo Stretto di Messina sulla sua moto da cross. Il centauro milanese tenterà la traversata entro il 23 maggio, sfidando le correnti e i pericoli di quel lembo di mare che separa Sicilia e Calabria.
Sfrecciare sul pelo dell’acqua
Lo farà a bordo della sua Honda CRF 450R, compagna di tante avventure. La moto è fornita da Red Moto di Desio, ma questa volta monta una serie di innovazioni per affrontare il difficile cammino. La cilindrata infatti è stata aumentata sensibilmente per affrontare le onde dello Stretto e per poter superare anche le correnti contrarie più toste.
La Honda CRF 450R sarà dotata di pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali per fornire la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull’acqua gli oltre 205 kg di peso a pieno carico. L’impresa di Colombo, infatti, è resa ancor più difficile perché il centauro non solo dovrà attraversare lo Stretto, ma dovrà farlo senza mai scendere sotto i 55,6 chilometri orari. I 30 nodi marittimi soglia minima per poter sfrecciare sul pelo dell’acqua senza affondare nelle acque blu tra Scilla e Cariddi.
Colombo partirà da Torre Faro, in provincia di Messina per arrivare a Cannitello, in provincia di Villa San Giovanni. Quelli, infatti, sono i due punti più vicini tra Sicilia e Calabria: appena 3,2 chilometri. Ma non senza insidie. Per questo sarà fondamentale la sicurezza, che sarà garantita anche dal Kingii Wearable, indossato al polso. Si tratta di un dispositivo personale di galleggiamento che lo salverebbe qualora dovesse cadere in acqua.
Ma anche la moto deve essere messa in sicurezza. Il recupero del mezzo sarebbe eventualmente affidato a un dispositivo che si attiverebbe automaticamente in caso di perdita di potenza. Scatterebbe quindi un sistema autogonfiabile, che permetterebbe alla Honda di non inabissarsi nelle acque dello Stretto.
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Unire Sicilia e Calabria
Colombo, quindi, sceglierà la giornata migliore sotto il profilo meteorologico ponendosi come termine ultimo domenica 23 maggio. Durante la traversata sarà affiancato dal Team K38 di Fabio Annigoni, campione nazionale di moto d’acqua e Istruttore di tecniche di soccorso con moto d’acqua. La priorità, infatti, è la sicurezza. I pericoli che nasconde lo Stretto di Messina sono noti, infatti, fin dall’antichità e fanno parte della mitologia.
Noto, per esempio, il passo dell’Odissea. Come novello Ulisse, il motociclista milanese, Colombo sfiderà quindi le correnti che, sia da Sud, che da Nord, possono toccare i 20 chilometri orari. Un lembo di mare interessato da un fitto traffico marittimo, civile e commerciale, e dove le condizioni atmosferiche cambiano repentinamente. Ma tutto ciò non spaventa Luca Colombo che vuole riuscire dove la politica fallisce da diversi lustri. Da decenni, infatti, si parla della possibilità di unire le due sponde con il famoso Ponte. Ma, fin qui, nulla di concreto.
Tra i favorevoli e gli ambientalisti contrari, il progetto non è mai decollato, portando anche il nostro Paese a spendere diversi quattrini in penali. Solo recentemente è stato firmato un “Patto” a Roma per la realizzazione. Un’idea fortemente sponsorizzata da Forza Italia e dal suo senatore, Marco Siclari. Puntando anche sui tantissimi miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non una sfida da poco per Colombo, che, tuttavia, ci ha abituato a diverse prove al limite delle possibilità umane. Nel 2017, infatti, ha attraversato il lago di Como e il 6 luglio 2019 ha conquistato il primato mondiale di velocità sull’acqua con una moto da cross adattata volando fino a 104 km/h.