Il meccanico irlandese Niall McCart ha elaborato un kit per “modificare” la Vespa. Ad assemblarlo e venderlo la Retrospective Scooters. Il mercato sembra gradire con numeri in crescita, soprattutto negli Stati Uniti
Un simbolo italiano, emblema della stagione del boom economico e poi immortalata in “Vacanze romane”. Ora la Vespa può essere anche ecosostenibile. L’idea è venuta a un meccanico irlandese trapiantato a Londra, Niall McCart, che ha elaborato un vero e proprio kit per rendere elettrica la “vecchia” Vespa.
L’idea di McCart sembra essere gradita. Dalla sua idea, infatti la Retrospective Scooters ha tratto un kit fai-da-te per cinque tipi di Vespa e Lambretta. Ma cosa comprende il kit? Una batteria Samsung agli ioni di litio da 3 kilowatt, sostanzialmente. Batteria che permettere l’abbattimento dell’inquinamento, ma che comunque consente al mezzo di sfrecciare fino a 80 chilometri orari. Le modifiche riguardano anche una grossa forcella per installare il motore elettrico sul mozzo. Ovviamente, interventi sono stati necessari anche sulla centralina.
La batteria, secondo i primi testi, va ricaricata dopo ogni 50 chilometri di strada percorsa. Secondo le stime di McCart, montare una sola batteria potrebbe bastare. Tuttavia, alcuni scooter possono ospitare due o anche tre batterie, per un’autonomia che permetta viaggi ancor più lunghi. Sarebbe certamente un passo in avanti importante, dato che per una ricarica completa possono servire fino a quattro ore.
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D’altra parte, la Piaggio aveva già sposato la svolta ecologica che un po’ tutto il mondo dei motori sta abbracciando. L’azienda ha già progettato da tempo la Vespa elettrica. Ma questo metodo elaborato da McCart ha anche qualcosa di affettivo. Il meccanico irlandese, infatti, ha avuto la sua prima Vespa negli anni ’80. Aveva solo 16 anni. Ora che è cresciuto, ha voluto omaggiare l’iconico mezzo con una “invenzione”. McCart ha deciso di convertire una Vespa Primavera del 1976 in uno scooter elettrico
E l’idea di McCart non è caduta nel vuoto, nonostante le prime resistenze. Da quando il progetto è divenuto pubblico, il kit della Retrospective Scooters di Londra ha già venduto alcuni esemplari. L’azienda peraltro offre assistenza anche per quanto concerne l’installazione. A convincere i clienti, la possibilità di non inquinare, ovviamente. Ma anche la silenziosità che il motore elettrico garantirebbe negli spostamenti. Con tutti rischi del caso, però, visto che si dovrebbe fare ancor più attenzione ai pedoni, che non sarebbero “avvisati” dal suono caratteristico della Vespa.
Numeri per adesso non altissimi, ma che sembrano destinati a crescere. Sono infatti già stati venduti circa 60 kit. Più della metà all’estero, 36. E il mercato che sembra gradire maggiormente è quello degli Stati Uniti d’America.
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