La “e-benzina” sarà prodotta nella Patagonia Cilena grazie al progetto “Haru Oni”. Si tratta di un carburante prodotto con acqua e anidride carbonica. Quindi non produce emissioni inquinanti, mitigando l’effetto serra.
La chiamano “e-benzina” e sarà prodotta in Cile. Il Paese dell’America Latina intende presto mettersi al passo delle nuove esigenze di rispetto dell’ambiente. Da più parti, a livello globale, arrivano ciclicamente grida d’allarme su questi temi. Il Cile punta a cambiare rotta in tempi rapidi.
La strada che intende percorrere il Cile, quindi, risponde ai vari rischi sollevati, nel corso degli ultimi anni, sul riscaldamento globale. Da qui l’esigenza di ridurre le emissioni inquinanti. La “e-benzina” sarà prodotta con acqua e anidride carbonica. Il lavoro di produzione sarà effettuato utilizzando l’energia eolica.
Attraverso la raccolta dell’anidride carbonica e la miscela con l’idrogeno verde si arriverà così a produrre il carburante. A zero emissioni. Si punta così a mitigare l’effetto serra. Saranno totalmente annullate le emissioni di ossido di zolfo e biossido di azoto. Queste sostanze, infatti, sono notoriamente molto dannose per la salute.
Appena alcune settimane fa, peraltro, 27 grandi aziende europee avevano sottoscritto un appello per dire basta a diesel e benzina. Coca Cola, Ikea, ma anche Sky e Uber, nonché Volvo, avevano chiesto all’Unione Europea di permettere la vendita solo di auto elettriche a patire dal 2035.
Con il progetto “Haru Oni” il Cile imbocca quindi convintamente la propria svolta green. Una decisione consentita dalla grande quantità di fonti rinnovabili cui il Paese può attingere. Si arriverà quindi a produrre una innovativa e “pulita” tipologia di benzina.
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Il progetto sembra convincere da più parti. Secondo quanto si apprende, infatti, sarà la Porsche la prima casa automobilistica ad alimentare le proprie autovettura di lusso con la “e-benzina” prodotta dall’impianto. Il suo utilizzo è destinato ai motori endotermici tradizionali. Ma se il progetto dovesse avere successo si potrà anche andare verso la produzione di e-diesel per i camion, gli autobus e le navi. Successivamente si penserà all’e-cherosene per gli aerei.
Già dal 2022, quindi, il Cile punta a produrre carburante ecologico perché prodotto con acqua e anidride carbonica. Il primo impianto dovrebbe essere ospitato a partire dall’anno prossimo nella Patagonia Cilena. Il progetto “Haru Oni” è finanziato anche dal Governo tedesco con 8 milioni di euro. La capofila del progetto è la società elettrica del Paese, la Ame. Collaborazione anche per la società petrolifera Enap. La tecnologia per i processi che si svolgeranno all’interno dell’impianto sarà a cura della Siemens. Ma un ruolo è riservato anche all’Italia, con Enel che si occuperà della elettrolisi dell’acqua e dell’energia eolica.
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