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Sport e Motori

Extreme E, pronto a ripartire il mondiale non tradizionale: si va in Senegal

Dopo la prima tappa disputata nel weekend pasquale, in arrivo la seconda gara del mondiale Extreme E, con veicoli totalmente elettrici.

Il mondiale Extreme E in cui dei veicoli fuoristrada elettrici si sfidano per conquistare la prima posizione, tra 15 giorni correrà la seconda tappa. Il luogo stavolta sarà l’Africa, dopo che la prima corsa si è disputata in Arabia Saudita.

Per la precisione, si correrà in Senegal, nella tappa denominata Ocean X Prix, in quanto si svolge al Lago Retba, famoso per il suo colore che varia dal rosa al viola, in base alla posizione del sole. Anche in queste terre, però, c’è molto inquinamento.

L’obiettivo del mondiale Extreme E, infatti, è proprio questo. Correre in posti che sono soggetti a forte inquinamento dell’aria e della terra. La sostenibilità muove i team così come l’organizzatore Alejandro Agag, già inventore della Formula E.

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Extreme E, il sistema di punteggio e non solo

Il mondiale Extreme E presenta delle modalità particolari, incominciando dai circuiti, lunghi circa 16 Km, e ovviamente senza asfalto, ma su sabbia, terra o ghiaccio. Il sistema di punteggio, pure, non è tradizionale, in quanto si danno sin dalle qualificazioni, ovviamente col primo equipaggio che ne riceve di più.

Le strategie anche sono differenti dal solito, in quanto il team composto sia da un uomo che da una donna, può scegliere di far correre prima l’uno e poi l’altra o viceversa, e questo aumenta la diversità di stile nella guida.

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Ancora, di provenienza dalla Formula E, dove c’è il Fanboost in cui i tifosi votano online i piloti a cui dare più turbo per alcuni giri, ecco nel mondiale Extreme-E, l’hyperboost, che non viene dato dai fan ma può essere usato secondo la propria volontà dai piloti.

Il mondiale di Extreme E, dunque, si avvicina alla seconda tappa del Senegal. Il luogo è quello fatato alla vista del Lago Retba, e siamo sicuri che i bolidi fuoristrada riusciranno ancora di più a catalizzare l’attenzione sia sulla corsa, che sul tema della sostenibilità ambientale.

Nazareno Bastone

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