Stellantis dall’unione tra Fca e Psa non si ferma e porta avanti progetti in grado di fare breccia nel cuore di tutti gli appassionati
Il gruppo Stellantis ha dato vita ad un’importante collaborazione fra Fca e Psa da pochi mesi, nonostante ciò non sono stati trascurati i progetti più allettanti.
E infatti è venuta alla luce anche la prima vettura targata Abarth sotto la gestione del gruppo. Tuttavia non è in vendita, dato che si tratta di una one-off da utilizzare negli eventi, almeno per il momento.
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Si chiama 1000 SP 2021 ed è caratterizzata anche da un “tocco” di Alfa Romeo, e non soltanto per il caratteristico colore rosso. Non sono stati fatti sforzi esagerati dal punto di vista economico per quest’automobile, anche perché come detto al momento si tratta solamente di un modello da esposizione.
Sarà infatti presente ad alcuni eventi per auto classiche per promuovere il marchio Abarth. Soprattutto, non è proprio un veicolo di ultima generazione.
Se dovesse approdare sul mercato, comunque, in molti faranno i salti mortali per acquistarla dato che si tratta di un mezzo completamente made in Italy.
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Sicuramente riporterà alla mente degli appassionati la prima Abarth 1000 SP del 1966, figlia della collaborazione fra i due marchi italiani nata alla fine degli anni ’50.
L’Abarth 1000 SP è costituita da un telaio in alluminio con cellula in carbonio e un motore a 4 cilindri. Un 1750 turbo benzina da 240 Cv di potenza.
Non contiene particolari comfort ma proprio come l’Alfa Romeo 4C, uscita di produzione nel 2020, sa regalare prestazioni di assoluto livello. Ottimo anche il rapporto peso/potenza: raggiunge i 250 km/h di velocità massima e pesa 1074 chilogrammi.
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Le sospensioni anteriori sono formate da triangoli sovrapposti, mentre quelle posteriori sono un’evoluzione di quelli prodotti dall’azienda MacPherson.
Non si sa molto altro di questa vettura, che in futuro potrebbe rappresentare veramente di tutto all’interno del settore dell’automotive: da un’elettrica al passo con i tempi ad un’automobile un po’ più “retrograda” a motore benzina, come quella da esposizione, o diesel.
Insomma, per il momento una sola cosa è certa: è una rivisitazione dal DNA interamente italiano targato Abarth/Alfa Romeo, vero e proprio “pan per nostalgici”.
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