I piani futuri della casa costruttrice sono chiari, dice basta a partire da un non troppo lontano 2024. Il motivo e di cosa si tratta
E’ alquanto palese ormai che il settore dell’Automotive spinga sempre di più, ogni anno che passa, verso lo sviluppo dei motori elettrici e sempre meno verso quelli a combustione.
Sia per salvaguardare l’ambiente e sia per stare al passo con le esigenze future che richiedono sempre più investimenti riguardanti l’elettrico.
Non è da meno il gruppo Stellantis, figlio dell’unione tra Fca e Psa, che secondo il quotidiano inglese Autocar prevede di estinguere i propulsori Diesel nel giro di quattro anni. Specialmente il CEO di Citroen Vincent Cobéè sembra essere di questo avviso.
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Il dirigente dell’azienda francese ritiene infatti che la nuova C5 X darà il via ad una tendenza sempre più rara dato che questa automobile è stata messa in vendita esclusivamente con motori a benzina, escludendo la versione plug – in con un massimo di 50 chilometri di autonomia elettrica.
Diesel, quasi al “traguardo”: Automotive sempre più elettrico
Come detto, il mercato auto parla sempre più elettrico. Il CEO fa notare infatti che cinque anni fa, i motori diesel rappresentavano l’80% del mercato, mentre nel 2020 hanno registrato meno del 50% del settore. Entro 4 anni potrebbe addirittura scivolare sotto il 15%.
Proprio per questo, è ad un passo la fine dei diesel che, con Citroen, vanno avanti dal 1998. Un cambiamento decisamente radicale ma che, esattamente come per tutto il movimento dell’automobile nel mondo, sarà sempre più reale.
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BMW, ad esempio, rilascerà l’ultimo modello a combustione nel 2024. Nel 2030 si aggiungeranno Volvo e Bentley. Nel medesimo anno, il governo inglese ha annunciato la fine della vendita di questi veicoli.
Honda invece precederà molte più aziende: smetterà di produrre motori termici puri alla fine del 2022 in Europa. L’ormai vecchio gruppo Psa formato da Renault, Maserati, Jaguar–Land Rover e Ds, invece, si fermerà nel 2025.
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Un chiaro cambio di passo quindi per il settore pronto a lanciarsi quasi totalmente verso lo sviluppo dei motori elettrici in tutto il mondo.
Dopotutto, per stare al passo con il futuro, non si può fare altrimenti: anche se i motori diesel, molto probabilmente, a più di un nostalgico mancheranno.