Da poco annunciato il GP di Turchia rischia già di saltare. Ecco tutte le possibile piste che potrebbero sostituirla nel calendario di F1.
La pandemia mondiale continua a non dare pace al calendario di F1. Qualche settimana fa era arrivata la notizia ufficiale della sostituzione del Gran Premio del Canada con quello di Istanbul, ma adesso proprio la Turchia trema.
Il nuovo bando emesso dal Premier britannico Boris Johnson, infatti, prevede diversi paesi che sono in lista nera per quel che riguarda i viaggi. Tra di essi c’è il paese turco, e la nuova regola prevede un totale di 10 giorni di quarantena, il che va in opposizione allo spostamento dalla pista di Baku a quella di Istanbul, e una gara infrasettimanale non è chiaramente contemplata.
Essendo la F1 un’organizzazione inglese, deve sottostare a queste leggi, e difatti ciò bloccherebbe non poco l’intero evento dopo l’Azerbaijan. Inoltre, 9 scuderie su 10, tutte tranne la Ferrari, hanno sede in Inghilterra, e solo Alpine e Mercedes hanno altri uomini del team in altre nazioni europee, rispettivamente Francia e Germania.
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F1, i piani per sostituire la Turchia
Stefano Domenicali, CEO della F1, adesso è alle prese con i possibili piani per sostituire la Turchia. I più semplici, vedono il gareggiare sulla stessa pista per due volte, come già accaduto l’anno scorso per ben 3 volte.
Quest’anno, i circuiti selezionati sono di nuovo l’Austraring, cioè quello appunto dell’Austria, oppure quello del Paul Ricard in Francia, che con le sue innumerevoli versioni, potrebbe essere soggetto a cambiamento di layout, come accaduto a quello del Bahrain nel 2020.
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Ancora, altri piani vedono il possibile arrivo di altri piste in sostituzione di Istanbul, tra cui spicca il Mugello. Inutile dire, che questo circuito l’anno scorso è stato molto apprezzato dai piloti, che volentieri ci tornerebbero, anche solo per riaffrontare a tutta la Casanova-Savelli e le Arrabiate, due curve storiche del tracciato toscano.
Per il momento, dunque, la F1 con Domenicali in primis, sono al lavoro per risolvere l’ennesima bega portata dalla pandemia. Sicuramente, però, notizie ufficiali arriveranno nella prossima settimana, anche perché il tempo è tiranno e non si può più aspettare.