Da una collaborazione motoristica all’Etiopia. Il settore auto si evolve sempre di più e questa volta vola direttamente in Africa orientale
Buone notizie in fatto di automobili per l’Etiopia. I rappresentanti della casa costruttrice russa, Ulyanovsk Automobile Plant (UAZ), hanno comunicato di aver raggiunto un accordo con la compagnia Bazra Motors per costruire auto, veicoli commerciali e fuoristrada nel paese africano.
I due gruppi, che daranno vita ad una collaborazione quasi unica, come spiegato in una nota dall’AFP, hanno raggiunto un accordo per produrre, sviluppare e garantire la manutenzione dei modelli UAZ in questo stato dell’Africa Orientale.
Quasi un momento unico, dato che in questo paese circolano poco più di 600.000 vetture delle quali l’84% è composto dai soli taxi. Una collaborazione, quindi, che tanto bene potrebbe fare sia all’immagine di UAZ e Bazra Motors sia al benessere collettivo di tante persone.
Questi modelli verranno costruiti a Kombolcha a 370 chilometri a nord di Addis Abeba. Luogo in cui verranno fabbricate le UAZ Patriot, Pickup, Profi, il fuoristrada Hunter e altri modelli utili per il trasporto merci.
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L’obiettivo è quello di produrre 3000 modelli all’anno da qui alla fine del 2023. L’attività a Kombolcha inizierà ad agosto con un punto di partenza fermo a 64 kit.
Dal 2000 ad oggi, comunque, di passi in avanti ne ha fatti l’UAZ. Da quell’anno fa parte del gruppo russo Sollers che collabora con aziende quali Mazda, Isuzu e Ford – da quest’ultima, sono state rilevate le attività industriali avviate dalla scuderia americana in Russia.
Tornando all’attualità, in Etiopia operano una decina di costruttori da anni. O meglio, assemblatori del calibro di Marathon Motor Engineering Plc formata nel 2009 grazie ad una collaborazione tra Hyundai Motor e Haile Gebrselassie, leggenda atletica etiope.
Un settore, quello dell’auto, che è in continua evoluzione pure in un territorio che, finora, è sempre stato povero di vetture che potessero migliorare la vita di tante persone.
UAZ, iniziò tutto… Con Stalin: il retroscena
L’UAZ si spinge fino all’Etiopia per ampliare il proprio mercato. La sua storia, però, è molto particolare e parte da lontano. Nel 1941, dopo l’inizio della guerra tra la Russia e la Germania, Joseph Stalin cercò di rafforzare l’industria dell’Unione Sovietica.
A causa dell’avanzata dell’esercito tedesco che era ormai arrivato a Mosca, si decise di spostare la fabbrica di automezzi (ZIS) lontano dal conflitto. Il luogo scelto fu una città nella regione del Volga, un territorio ricco di infrastrutture.
L’anno dopo iniziarono ad essere prodotti proiettili e camion. Nel 1943, quando sembrava venire meno un successo tedesco, la fabbrica ZIS venne resa indipendente.
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Nel maggio 1944 iniziarono ad essere costruiti autocarri con motore Diesel, gli UIZIS-253. Dal 1946 al 1952 viene data vita ai primi modelli di camion GAZ-AA.
Da qui in avanti, l’azienda produsse mezzi militari e paramilitari. Nel 1958 nasce la serie di furgoni 4×4 nominati UAZ. Dagli anni ’60 in poi produrranno tanti mezzi, anche da lavoro. E, adesso, l’azienda russa si avvicina ad un altro grande traguardo: costruire vetture in Etiopia.