Una vettura davvero speciale per livrea e prestazioni quella che, per ultima, si è abbinata agli iconici colori dei Carabinieri. Il video
L’Alfa Romeo è tra le scuderie italiane, e non solo, più importanti. Tutt’oggi la casa costruttrice di Torino produce vetture splendide che lasciano a bocca aperta proprio tutti, dai fan agli appassionati… Fino alle forze dell’ordine.
Una in particolare, la Giulia Quadrifoglio, mostra tutto il suo splendore con i colori caratteristici dei Carabinieri. Si tratta di una magnifica Berlina in grado di regalare prestazioni di altissimo livello.
Non è una sorpresa, anche perché quest’automobile ha ereditato il motore dalla Ferrari, un V6 da 2,9 L che arriva ad erogare 510 Cv e raggiunge un picco di coppia di 600 Nm.
E’ in grado di raggiungere 100 km/h in meno di 4 secondi e detiene una velocità massima di 307 km/h. Di queste vetture, ne sono state consegnate due nel 2016 al Comando Generale dell’Arma, con i ministri dell’interno e della difesa presenti oltre al comandante generale dei Carabinieri e ai vertici Fca (oggi Stellantis).
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Questi esemplari vengono utilizzati esclusivamente per servizi speciali come il trasporto di organi e sangue o di importanti cerimonie istituzionali.
In più, al proprio interno hanno alcune dotazioni specifiche come defibrillatore, unità portatili di raffreddamento, sistema Odino, dispositivi supplementari di emergenza, porta arma lunga e torce led ricaricabili collocate nell’abitacolo.
L’alfa Romeo è solo l’ultima vettura guidata dai Carabinieri nella storia. Questo corpo dello stato, nato nel 1814, ha atteso la prima automobile addirittura fino al 1938, quando a disposizione di questo speciale organo delle forze dell’ordine venne donata una Balilla 508, successivamente sostituita dalla Fiat 1100.
Un bel po’ di anni dopo, arrivò il momento della Fiat Campagnola. Questo modello montava un motore anteriore 4 cilindri in linea da 1991 cc. successivamente arrivò la Fiat 600 seguita dall’Alfa Romeo Giulia, dotata di motore 4 cilindri in linea caratterizzata da due carburatori orizzontali e 95 Cv.
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La velocità di questa macchina non superava i 170 km/h. La Giulia venne sostituita dall’Alfetta prima e dall’Alfa 75. In seguito furono utilizzate l’Alfa 90, la Toyota Carina 2, l’Alfa 155, la Fiat Brava 1600 e l’Alfa 156.
Una storia, questa delle automobili dei Carabinieri, che comprende largamente l’Alfa Romeo, Giulia Quadrifoglio inclusa. Che senza ombra di dubbio, questo corpo di stato si godrà largamente prima di sostituirla.
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