Per Renault la sicurezza arriva prima di tutto, e quindi i veicoli di nuova generazione saranno limitati nella velocità massima.
Scelta storica da parte di Renault, con l’amministratore delegato Luca De Meo che ha annunciato la volontà di limitare la velocità massima delle auto di nuova generazione della casa francese, così da poter ridurre gli incidenti. Di essi, circa un terzo è dovuto all’alta velocità delle macchine.
Nel dettaglio, il limitatore permetterà di raggiungere una velocità di soli, si fa per dire, 180 Km/h. Il sistema che sarà usato, si chiama Safety Coach, e aiuterà il guidatore non solo impostando questo limite, bensì anche riducendo i pericoli riguardanti la strada e il percorso da fare.
I modelli a cui sarà imposto il sistema, non riguardano solo la Renault, ma anche gli altri marchi d’auto del gruppo francese, come la Dacia. Del resto, l’esempio da seguire per l’azienda in questo caso è Volvo, visto che la casa svedese già da diverso tempo ha messo il limite dei 180 Km/ ai propri veicoli. Inoltre, ciò serve non solo per la sicurezza, ma anche per la sostenibilità ambientale, in quanto con meno velocità corre una vettura, meno emissioni inquinanti produce nell’aria.
Potrebbe interessarti >>> Renault Twizy a meno di 8.000€, l’unica con rottamazione moto e scooter
Renault, tra tecnologia e ecologia
Girard, Charlès, de Meo, Chery e Caine, CEO di Atos, Dassault Systèmes, Gruppo Renault, STMicroelectronics e Thales hanno annunciato l’intenzione di unire le forze per Software République, un nuovo ecosistema per l’innovazione nel settore della mobilità intelligente e sostenibile pic.twitter.com/Ih6nf1ZrrX
— Renault Italia (@renaultitalia) April 12, 2021
La strategia a medio e lungo termine di Renault, ovviamente, non si ferma al safety coach. Anzi, la casa francese ha da poco lanciato una partnership tra varie società di software, così da trasformarsi repentinamente da azienda che produce solo auto, a compagnia capace di intervenire sul mondo dell’automotive e dei trasporti, in modo totale.
Il nuovo accordo si chiama Software Republique (Repubblica del Software), e tiene uniti oltre alla Renault, anche: Atos, Dassualt Systemes, Thales e STMicroelectronics. Queste sono tutte aziende di ingegneria informatica e elettronica, in grado di aiutare la casa d’auto francese nell’intento di creare nuovi modelli di mobilità, capaci di dare una mano sia ai guidatori che ai pedoni, insomma a tutti.
Potrebbe interessarti >>> Renault Kangoo, la terza generazione: come cambia l’iconica spaziosa
Il progetto di Software Republique, inoltre, è così ampio che potrebbe presto diventare anche un incubatore per aziende neonate, le startup, che vogliono investire e innovare all’interno del mondo dell’innovazione.
La Renault, dunque, ha preparato per il meglio il futuro immediato e quello lontano. La casa francese, sa che per non essere mangiata dai concorrenti e dalla crisi economica, deve continuare a muoversi, e le mosse fin qui fatte sono state ottime.