Italia fra Covid, restrizioni e incidenti stradali. Le statistiche che dal pre al post virus non fanno sorridere veramente nessuno
Nonostante il lockdown e la zona rossa, che hanno costretto l’Italia per tutto il 2020 e per i primi tre mesi del 2021 a stare ferma, come molti altri paesi nel mondo, gli incidenti stradali, conditi da feriti e morti, non si sono placati.
Nel confronto tra i primi tre mesi dello scorso anno e il primo trimestre del 2021, infatti, sono aumentati gli incidenti (+13,37%), e i morti (+7,60%). Calati invece i feriti (-8,97%).
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Numeri lievi, certo, ma che mettono comunque in mostra quanto sia stata sollecitata la sicurezza stradale anche post Covid.
Italia prima e dopo il Covid: la sicurezza stradale continua a (non) far sorridere
I primi dati del 2021, purtroppo, evidenziano stime poco rassicuranti sulla sicurezza stradale che non viene fermata nemmeno dalla zona rossa/arancione che ha caratterizzato l’Italia nell’ultimo periodo (soltanto dal 26 aprile le misure anti Covid diminuiranno in gran parte dello stivale).
Nel 2019 però i dati erano rassicuranti. 172.183 gli incidenti stradali che causarono lesioni a persone nel nostro paese (-0,2% rispetto al 2018). 3.173 vittime (-4,8%, 161 in meno rispetto all’anno precedente) e 241.384 feriti in tutto (-0,6%).
I decessi, dopo l’aumento del 2017, avevano raggiunto il numero minimo negli ultimi dieci anni. Tra le vittime risultarono in aumento i ciclisti (ben 253, +15, 5%) e i motociclisti (698, +1,6%); in diminuzione invece i pedoni (534, -12,7%), ciclomotoristi (88, -18,5%), occupanti di veicoli per il trasporto merci (137, -27,5%) e automobilisti (1.411, -0,8%).
Nel 2020, poi, l’Istat ha registrato il crollo record assoluto di incidenti, feriti e vittime sulle strade italiane. Complice anche l’entrata in scena del Coronavirus che ha portato ad un lockdown pesante nella maggior parte del globo, sono stati ‘solo’ 90.821 gli incidenti (-29,5%) rispetto all’anno precedente.
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123.061 i feriti (-32%) e 1788 morti (-26,3%). Nei primi nove mesi del 2020, la percentuale di decessi è calata di oltre il 40% rispetto al 2010 e del 66,4% rispetto al 2001.
Numeri importanti, che come detto sono stati attribuiti in parte alle restrizioni dovute al Covid. I primi tre mesi del 2021, però, fanno storcere il naso.
Nonostante le restrizioni imposte dal governo italiano, solo dal 26 aprile nella gran parte della nazione tornerà la zona gialla, sono aumentati gli incidenti stradali.
Dati, questi, che fanno preoccupare in vista delle imminenti aperture. Una cosa, però, è fuori di dubbio: il Covid-19 è temibile, ma mai come l’uomo.