Citroen DS19, una delle automobili più iconiche di sempre che sventò un attentato negli anni ’60. Retroscena e caratteristiche della vettura
La Citroen DS19 è una delle auto più iconiche di sempre. Non soltanto per le caratteristiche che, nel secolo scorso, la mostravano al pubblico come un vero e proprio gioiello innovativo.
Il suo impatto fu pure storico e mediatico, non soltanto relativo al mondo dell’automobilismo. Questa vettura, infatti, apparteneva anche al presidente della Francia Charles De Gaulle. Lui, tra i politici più importanti e influenti del 1900, sopravvisse ad un tentato omicidio nel 1962.
Il cosiddetto “attentato di Petit-Clamart” avvenne il 22 agosto del medesimo anno poco dopo la fine della guerra d’Algeria, che vide la nazione nordafricana diventare indipendente per decisione proprio di De Gaulle che venne appoggiato successivamente da un referendum.
Il primo cittadino francese fece ritorno dalle vacanze estive per un importante impegno istituzionale. E proprio mentre con la sua cara Citroen DS si dirigeva verso l’Ile de France fu vittima di un attentato per mano dell’OAS – organizzazione segreta che non accettava l’indipendenza dell’Algeria.
Incredibilmente, però, il presidente ne uscì illeso. Certo, grazie alla prontezza di riflessi dell’autista ma pure per le caratteristiche della iconica vettura che salvò il suo proprietario da morte quasi certa.
Ovviamente questo episodio ebbe un eco notevole a livello mediatico, tanto che fece pure da pubblicità alla stessa Citroen. Da quel momento in poi, comunque, De Gaulle accettò di utilizzare una automobile blindata. In precedenza si era sempre rifiutato. Fissò una sola condizione: doveva essere una Citroen DS…
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Come abbiamo detto, la Citroen DS19 è divenuta famosa per aver salvato la vita ad uno dei politici più importanti del 20° secolo: Charles De Gaulle.
Questa iconica automobile, però, fu anche un vero e proprio passo in avanti per tutto il settore. Presentata al Salone di Parigi del 1955 e prodotta fino al 1975, dal suo debutto sul mercato vennero raccolti ben 80.000 ordini di persone veramente entusiaste della creatura appena sfornata dalla casa automobilistica francese.
In primis per le tante innovazioni presenti al suo interno che giustificavano l’elevato costo di 940.000 franchi, tantissimi per l’epoca. Il primo modello aveva un motore da 1.9 litri che arrivava ad erogare 75 Cv. La velocità massima toccava i 140 km/h.
Non raggiungeva vette irresistibili per un semplice motivo: furono tanti gli investimenti per la realizzazione della vettura; motivo per cui non rimasero risorse a sufficienza per sviluppare un nuovo motore. La carrozzeria invece era rappresentata da un’estetica decisamente riconoscibile.
Una delle principali innovazioni tecniche fu quella delle sospensioni idropneumatiche, che vennero sperimentate e sviluppate per ben dieci anni; la loro particolarità era quella che gli permetteva di mantenere costante l’altezza della vettura. Citroen DS, nota per l’attentato del ’62, speciale per tanti altri motivi.
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