Patto interno a Stellantis, tra la famiglia Agnelli e Peugeot per rafforzare i legami e spalleggiarsi all’interno della società.
Stellantis è nata da poco, ma già fa segnare tanti record. In Brasile, ha fatto il boom con il pick-up Fiat Strada, mentre in Italia va fortissima la nuova 500 elettrica. Sempre nel nostro paese, la società ha guadagnato, addirittura, il 40% di tutto il mercato dell’automotive.
A rafforzare ulteriormente la compagnia nata a gennaio, è l’accordo tra la famiglia Agnelli e quella Peugeot, le quali detengono delle quote di Stellantis. Questo patto, è stato notificato a tutti, proprio tramite una nota, nella quale i due gruppi si dicono dicono liberi di esercitare il proprio diritto di voto sulle decisioni della società.
Ciò che questo significa, è che nei prossimi incontri che ci saranno tra le due famiglie, ci sarà completa libertà e nessun obbligo, riguardo le azioni. Inoltre, ci saranno consultazioni anche riguardo le pratiche da adottare in merito alla gestione famigliare di Stellantis.
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Stellantis, il patto di consultazione nel dettaglio
Andando a vedere nel dettaglio, il patto o accordo di consultazione tra le famiglie Agnelli e Peugeot, non va a modificare la struttura attualmente presente in Stellantis. Difatti, è probabile che dalle riunioni possano uscire diversi cambiamenti, così come è probabile che non possa accadere nulla che vada a modificare il percorso già stabilito.
Questa situazione, comunque, è da guardare e seguire con attenzione. Infatti, chiaramente, ci sono in gioco cose che vanno anche al di là di Stellantis stessa, il che potrebbe degenerare o non degenerare in un conflitto tra le due famiglie.
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L’accordo, va proprio a contrastare ciò, così da non essere più deboli e non sembrare meno forti, nei confronti degli altri gruppi dell’automotive europeo e mondiale. A quanto pare, però, siamo ancora all’inizio, e non sappiamo come si evolverà questa situazione, se positivamente o negativamente.
Il patto di consultazione tra Agnelli e Peugeot, dunque, prova a non far saltare il banco della neonata Stellantis. Del resto, se non dovessero trovarsi d’accordo, le due famiglie hanno tutto da perdere, e nulla da guadagnarci.