Prendi un telaio e 4 ruote, poi mettici due motori della moto più veloce del mondo, falla omologare, e solo allora saprai cos’è un’ Ariel Atom 500.
La Ariel è una piccola casa di produzione di automobili molto particolari che nasce in Inghilterra poco più di 20 anni fa e costruisce, manualmente, circa un centinaio di vetture l’anno. Il regno unito, da sempre è stato precursore per un certo tipo di veicoli “strani”, vedi la Caterham ad esempio, ma Ariel, con la Atom, si è superata. Tutte le vetture fabbricate hanno delle caratteristiche comuni, prima fra tutte la carrozzeria, che in realtà è assente, ovvero, la struttura esterna dell’auto è composta dal solo telaio a tubi.
Niente parabrezza, portiere, finestrini, e tutto quello che trovate sulle comuni auto in circolazione. Altra caratteristica ricorrente è il peso, ovviamente contenuto (intorno ai 500/600 kg) ed un motore potente che, in base alla versione eroga dai 120 ai 500 cavalli.
Ad oggi, la casa inglese è arrivata alla quarta generazione della speciale auto, che ricordiamo essere omologata per la circolazione su strada, ed equipaggia questo kart con cui poter andare a fare anche la spesa, con un motore Honda 2 litri, che grazie alla sovralimentazione è in grado di erogare 320 cavalli.
Ma ora vogliamo parlarvi dell’esperimento forse più pazzo mai riuscito nel mondo delle auto, ovvero della produzione in soli 25 esemplari della Ariel Atom 500, conosciuta anche come Atom V8.
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Quando auto e moto si incontrano e si “fondono”
Siamo nel 2008, ed alla Ariel si è voluto esagerare prendendo non uno, ma due motori dell’allora motocicletta più veloce del mondo, la Suzuki GSX-R 1300, più conosciuta coma Hayabusa. Il falco giapponese montava un motore 4 cilindri in linea, 1.300 di cilindrata con distribuzione a 16 valvole che erogava una potenza di 180 cavalli, spingendo i circa 250 kg di peso della due ruote ad oltre 310 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 in 3,3 secondi.
Chiarita la tipologia di propulsore utilizzato, ora provate solo ad immaginare cosa significa prendere due di questi motori ed unirli in un unico monoblocco, e successivamente piazzarli sotto ad un telaio con quattro ruote di circa 500 kg di peso. Il risultato è un missile da 500 cavalli e prestazioni da Formula 1, tenendo conto che la V8 arriva da 0 a 100 km/h in meno 2 secondi e mezzo. L’auto con il bimotore di una moto, date le sue prestazioni esagerate, è stata protagonista di moltissime prove e video da parte degli appassionati ed operatori del settore, ma quella che merita maggior attenzione e dimostra le doti di questo “meticcio”, sicura mente è quella di Top Gear del 2011.
Il conduttore e driver James May, mette a confronto la piccola Atom V8 con due delle super car più potenti e prestazionali dell’epoca, una Lexus LFA, ed una Lamborghini Gallardo. Il test prevedeva una prova di accelerazione e di spazi d’arresto, non vi sveleremo il risultato per lasciavi il piacere di scoprirlo nel video qui sotto.
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Una serie limitata “quasi” introvabile
Se vi è piaciuto questo articolo, e, soprattutto vi è venuta voglia di fare un giro con l’auto motorizzata Suzuki Hayabusa, abbiamo pensato di agevolarvi il lavoro di ricerca. Non è stato semplice, perché abbiamo consultato i siti specializzati di tutto il mondo alla ricerca del mostruoso V8 inglese, ed alla fine ci siamo resi conto che avevamo la soluzione sotto il naso, ovvero sul sito ufficiale della Ariel.
La casa costruttrice, che è quasi un’azienda a gestione familiare con meno di 20 dipendenti oltre ad avere una prerogativa legata alla produzione delle sue auto (ogni vettura è interamente realizzata a mano da un unico dipendente che al termine la firma), si occupa anche della vendita diretta delle vetture, sia nuove che usate. Nel parco usato, dove con stupore abbiamo scoperto che hanno costruito anche una motocicletta, abbiamo trovato un esemplare della Atom 500 in vendita.
Quindi potete contattarli direttamente per acquistare questa mini F1, che al cambio attuale Sterlina/Euro viene proposta ad circa 198.000 euro, ma è stata messa in strada nel 2012 ed ha percorso solo 1.750 miglia, quindi praticamente: pari al nuovo!