Una trasformazione appassionata, quella nata da Mares Narcis George, designer romeno di spoon334, che ha creato un body kit completo per l’iconica sportiva del Biscione.
Non è il primo, e non sarà, probabilmente, l’ultimo render dedicato alla mitica Alfa Giulia Sprint GTA, l’abbiamo vista in strada con AlfaHolics, ed è stata riproposta in versione elettrificata dall’italiana Totem. La versione di Spoon, però, modifica solo graficamente l’estetica dell’auto, rendendola una muscolosa super sportiva.
L’artista “digitale”, si è cimentato in un progetto che, come detto, rendesse giustizia, anche esteticamente alla Giulia, che fin dalle sue prime versioni, seppur con un dna meccanico sportivo, rimaneva quasi in incognito a livello estetico, non sfoggiando vistose appendici racing.
Ricordiamo che la Giulia Sprint, è stata prodotta da Alfa Romeo per 10 anni, dal 1965 al 1975, con un motore 4 cilindri aspirato che erogava 115 cavalli nella versione stradale, per arrivare ai 170 cv nelle auto usate per le competizioni. Nella versione GTA, ad eccezione dell’irrobustimento del telaio e dei cerchi in magnesio, l’aspetto conservava quell’attitudine di eleganza che caratterizzava le Alfa dell’epoca, e tutto sembrava, tranne che una “tamarra” sportiva.
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Nella Spoon Edition, la Giulia mantiene il suo fascino e le dimensioni dell’auto originale, ma viene allargata la carreggiata con l’applicazioni di muscolose appendici anteriori e posteriori, con “sensuali” passaruota che coprono gli pneumatici maggiorati, dalle foto infatti, si vede che le parti aggiunte sono imbullonate sulla carrozzeria originale, come se fosse un kit estetico da montare sulla propria Sprint. Il cofano anteriore, identico nelle dimensioni, ha una vistosa presa d’aria al centro in stile muscle car americana.
L’assetto è super ribassato, tanto da far quasi toccare a terra, sia i meravigliosi paraurti anteriore e posteriore, che le aerodinamiche mini gonne laterali. Non sono stati toccati i fari anteriori anche se il designer li ha scuriti con un effetto fumè, e, come nella versione originale, lo specchio retrovisore della Giulia è posizionato solo dalla parte del pilota.
Guardando il posteriore dell’auto, si rimane affascinati dalle gomme enormi modello formula 1, coperte dai passaruota attaccati alla carrozzeria originale, ed i due scarichi centrali. Spicca, inoltre, un alettone sinuoso che sembra voglia accompagnare l’aria che lo spinge verso il cofano sui due lati, ed il lunotto posteriore da cui si intravede la struttura del roll-barr interno all’abitacolo.
Per i puristi, sarebbe un sacrilegio “conciare” in questo modo un’auto storica e affascinante come l’Alfa Romeo Giulia, ma per i maniaci del tuning, un kit del genere farebbe davvero gola se fosse immesso sul mercato, e chissà che qualche lettore non abbia fatto anche di meglio.
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