Oggi il mercato dell’usato, consente di trovare molti “affari” in rete, e di realizzare, per alcuni, il sogno della vita: acquistare una super car.
L’auto di cui parleremo oggi, è un’icona non solo nel nome, ma per le rivoluzioni che ha portato all’interno di una casa storica come Bmw. La M4 nella versione Competition, una vettura che, rispetto al modello entry level da 431 cavalli, ne eroga ben 450.
Il progetto M4 nasce nel 2013, per vedere la luce agli inizi del 2014, fino ad arrivare al 2016 con la presentazione della vettura di oggi, la Competition. Perché la M4 rappresenta una svolta nella storia di Bmw? Semplice, perché si abbandona il poderoso motore V8 della precedente M3, per tornare al più piccolo 6 cilindri in linea, ma stavolta sovralimentato da una doppia turbina, che spinge il bolide bavarese da 0 a 100 km/h in 4 secondi esatti.
Quindi, storicamente il motore M, uno dei più potenti aspirati della storia del motorsport, cede al fascino del turbo, ma la ragione, di questo cambio di passo, non è stata dettata dalla passione o dal romanticismo, piuttosto dall’esigenza della casa di “abbassare” la cilindrata del veicolo, per rientrare negli stringenti parametri europei legati alle emissioni inquinanti. Quindi i motori della versione sportiva di Bmw diventano 3.0 litri e non più 4.000 cc.
Potrebbe interessarti>>>BMW, arriva la M4 Cabrio 2022: una sfida già vinta per i tedeschi
La Bmw M4 Competition certificata Quattromania
La vettura che abbiamo provato oggi, è un M4 in vendita su Roma, l’auto, immatricolata nel giugno del 2017, ha percorso solo 47.000 km. L’allestimento è Competition, quindi una potenza di 450 cavalli, sospensioni in alluminio auto adattive con molle, ammortizzatori e barre antirollio nuove rispetto al modello “base”, e sedili in pelle con gusci in carbonio. Inoltre, su questa versione, sono state migliorati il controllo della stabilità e l’intervento del differenziale elettronico.
Nel nostro test, oltre a saggiare le performance dell’auto, abbiamo interpellato dei tecnici per conoscere il reale stato d’uso del veicolo, e nello specifico, la M4 ha passato con successo le prove effettuate in carrozzeria, quelle sugli pneumatici ed i test meccanici.
La carrozzeria non presenta alcun tipo di scalfittura e si mostra nel suo splendente bianco prima vernice Bmw, con i dettagli, compresi cerchi, doppio rene e scarichi nero lucido. I cerchi in lega, da 20 pollici sulla Competition, montano pneumatici Toyo Proxis Sport 265/30 all’anteriore e 285/30 al posteriore.
All’interno troviamo i “leggerissimi” sedili in pelle rosso chiaro e carbonio, che ti avvolgono non appena ti lasci andare nell’abitacolo, abbracciandoti come una fidanzatina per non farti muovere durante i drift, che vengono automatici togliendo i controlli e spalancando il gas, coi 450 cavalli che si sprigionano sulle ruote posteriori.
Potrebbe interessarti>>>Zeta non è sempre l’ultima, per Bmw Z1 è stata la prima
La prova su strada della M4
Su strada, il comportamento della M4, è davvero entusiasmante, ti da la sensazione di essere incollata alla strada e, se non si esagera, ti perdona anche gli errori da “neofita”. Già solo il sound dei 4 scarichi fa venire la pelle d’oca, ma è niente rispetto a quando si innesta la prima, pigiando delicatamente sul paddle al volante (comodissimo anche nella guida sportiva). Ai bassi regimi, il motore si sente “sofferente”, borbotta, ed è come se ti implorasse di spingere sul pedale del gas.
Lo facciamo, e la “botta” del biturbo si sente tutta con un accelerazione fulminea che ricorda vagamente quella di una motociclette super sport. Ma la Bmw, seppur nata per le “competizioni” ed a suo agio in pista, ci stupisce per il comportamento che si adegua anche all’utilizzo quotidiano, se non fosse per il consumo di carburante, degno del nome che porta: Msport.
Nella guida extraurbana, da il meglio di se e, con i controlli attivati, consente di divertirsi senza dover avere reazioni da pilota. Aprendo il gas a centro curva, si sente il posteriore scivolare, controllato dall’elettronica, ma si ha comunque la sensazione del “traverso”, ed il controllo totale dell’auto, molto gestibile anche a controlli disattivati perché il feeling che comunica è universale, sembra un proseguimento del corpo umano, riesce a far fondere pilota e auto in un mix perfetto.
Potrebbe interessarti>>>Alpina B8 Gran Coupè, la Bmw serie 8 si veste da super car.
Perché comprarla
Comprare una serie M, è sempre un ottimo investimento, ma bisogna scegliere il momento giusto per farlo. E’ un po’ come “giocare” in borsa, perché le quotazioni di questa meravigliosa auto, ad un certo punto scendono, come in questo caso (anche per l’uscita del nuovo modello), toccando minimi interessanti, per poi risalire all’impazzata senza fermarsi, ne sono un esempio tutte le M3 E30 ed E90, o le Z3 M, che hanno raggiunto quotazioni stellari negli ultimi anni. Quindi chi comprò queste auto in tempi non sospetti, oggi si ritrova ad avere un valore impressionante senza aver fatto nulla.
Abbiamo scelto questa M4, perché ha superato tutti i nostri test, e soprattutto per il rapporto qualità/prezzo. Il prezzo di vendita, dal quale il proprietario potrebbe decidere di fare una piccola trattativa, è di 54.000 euro, leggermente superiore ad altri modelli proposti, ma in questo caso, l’integrità del veicolo ed i 47.000 km certificati Bmw con la cronologia delle manutenzioni, la rendono appetibile in attesa della futura rivalutazione.
Il prezzo di circa 50 mila euro, rappresenta una possibilità per avere una super car praticamente nuova che sarebbe stato impegnativo acquistare nel 2017, perché in questo allestimento, costava oltre 110.000 euro. Ebbene, è arrivato il momento di “togliersi lo sfizio” e, finalmente guidare una vera super car alla metà del prezzo.
Non abbiamo trovato lati negativi di quest’auto, se non, degni di nota possono essere il costo annuo della tassa di proprietà (Bollo auto) che per il momento costa ancora circa 3.900 euro l’anno, ed il consumo di di carburante se si esagera nella guida.