Se ne parla ormai da più di un anno, ma oggi, è finalmente arrivata in Italia ed è disponibile presso le concessionarie.
La Xev YoYo, è una micro auto elettrica a due posti, che racchiude un’infinità di rivoluzioni nella mobilità urbana del futuro, anzi, del presente. Nasce dalla collaborazione di della Xev (cinese) con il Politecnico di Torino, ed è la prima auto creata con la tecnica della stampa digitale, il che la rende totalmente personalizzabile in base alle richieste dei clienti.
Seppur già arrivata nelle concessionarie per essere “ammirata”, il prezzo finale è ancora un mistero, anche se da rumors, il listino dovrebbe aggirarsi su una cifra inferiore agli 8.000 euro, che grazie agli incentivi per l’elettrico, dovrebbe scendere sui 6.000 € e renderla di conseguenza, la vettura elettrica più economica sul mercato.
In realtà non si tratta di una vera e propria automobile, ma di un quadriciclo pesante, guidabile già dai 16, che raggiunge una velocità di oltre 70 km/h. Le batterie da 10,3 kw/h, si possono ricaricare sia con corrente domestica, che alle colonnine, in circa 3 ore e mezzo, e garantiscono un’autonomia di 150 km. Ma a proposito di batterie, la Xev, è la prima azienda a lanciare un’innovazione mai vista, ovvero, lo swapping battery, che da la possibilità di sostituire manualmente in soli 5 minuti, le batterie scariche con altre cariche al 100%.
Questa semplice operazione, consente di aumentare notevolmente il raggio d’azione della piccola auto elettrica, e, l’azienda cinese ha intrecciato una collaborazione con i distributori Q8, di modo che l’operazione possa essere effettuata in una delle tante stazioni di servizio presenti sul territorio, addirittura senza l’intervento di un operatore. In un certo senso sarà come andare a fare carburante dal benzinaio, come siamo abituati, ma invece di aggiungere il combustibile nel serbatoio, verranno sostituite le batterie. La facilità delle operazioni di cambio batterie, consente anche di acquistare un altro pacco da tenere sempre carico, magari a casa, per non rimanere mai a piedi.
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Com’è fatta la YoYo
La joint venture italo/cinese, pensa, oltre all’estetica, soprattutto alla sicurezza, infatti, la microcar, vanta una cellula rinforzata con barre anti-intrusione, l’abs è di serie, mentre gli airbag saranno disponibili a breve. Lunga poco più di 2,5 metri, la Yoyo, al suo interno ha un design futuristico ed è gestibile in tutte le sue funzioni sia da un “tablet” touch screen da 7 pollici all’interno dell’abitacolo, che da remoto, attraverso l’APP dedicata con lo smartphone.
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In sostanza, l’auto del futuro è già arrivata, e, dato il prezzo contenuto, sarà destinata ad aprire le porte della mobilità elettrica praticamente a tutti, crediamo inoltre che questo sarà un duro colpo al mercato delle potenze francesi che costruiscono “microcar” che vengono vendute la prezzo di ammiraglie tedesche.