Nuovo progetto per la Volkswagen, che punta su investimenti rivolti alla mobilità del futuro 100% elettrica.
Le nuove visioni di mercato, rivolte ad una mobilità sostenibile a zero emissioni di Co2, ha portato una cambio di produzione negli stabilimenti dell’ industria automobilistica tedesca. La Volkswagen, ha in progetto da tempo, di investire su motorizzazioni ibride e nuove tecnologie, per una produzione all’avanguardia, a sostegno dell’ambiente.
Questo cambiamento comporterebbe una notevole riduzione di personale, mettendo a rischio circa 5 mila posti di lavoro. L’obiettivo della Volkswagen, è prima di tutto abbassare i costi totali del 5%, e quelli delle forniture del 7%, permettendo così, investimenti sicuri e idonei, per il futuro della produzione di auto 100% elettriche.
La pandemia, nell’ultimo anno, ha portato al collasso molti settori industriali, compreso quello delle automobili. A questo proposito l’azienda di Wolfsburg, ha sottolineato, che la crisi economica è stata ben gestita e ” contenuta con successo“.
La scelta di chiudere alcuni settori produttivi, rassicura la Volkswagen, è legata unicamente ad una riorganizzazione più efficiente ed economicamente dai risvolti più proficui.
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Una strategia, studiata e pensata da Volkswagen già dal 2018, in cerca di soluzioni alternative, per gestire al meglio le risorse. La chiusura di alcuni stabilimenti produttivi, come quella di autobus e autocarri, comporterebbe un risparmio di circa 1,8 miliardi di euro, con una diminuzione di costi del 5 %.
Una mossa “tattica”, quella dell’azienda tedesca, che ha trovato un accordo specifico con i Sindacati, per andare incontro ai suoi attuali dipendenti. Quello che è stato proposto dalla Volkswagen, è un pensionamento anticipato, per il personale che ha un’anzianità di servizio.
Un progetto, in fase di elaborazione già dal 2020, con la prospettiva per la Società di trovare una soluzione definitiva per marzo di quest’anno. La Volkswagen, è composta da circa 120 mila dipendenti, e 5 mila di quest’ultimi, rischiano di essere “mandati a casa”.
Per le categorie nate tra il 1956 e il 1960, la Volkswagen ha pensato un pensionamento anticipato. Mentre per il personale che si trova nella fascia tra il 1961 e il 1964, potrebbe essere riservato un pensionamento parziale.
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La Direzione aziendale, sottolinea che non saranno previste forme di licenziamento fino al 2030. Questa riduzione di personale, causerà una diminuzione dei posti di lavoro in Germania, considerando che l’azienda, non assumerà, ovviamente, nuovi dipendenti per tutto il 2021.
Un’eccezione al riguardo, è rivolta ai tecnici di produzione e progettazione batterie, alla produzione di veicoli elettrici, al settore digitale. Si parla delle nuove Aree It e Software che richiederanno delle competenze specifiche, per la realizzazione di mezzi di trasporto, rivolti alla mobilità del futuro.
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