Alonso è tornato in F1 dopo un’assenza di due anni. L’ha fatto con Renault, oggi denominata Alpine, con cui si è trovato subito bene.
Fernando Alonso è tornato in F1 dopo due anni di assenza, pieni di partecipazione all’Indy Car per vincere la 500 miglia di Indianapolis, e quella al mondiale endurance in cui ha vinto la 24h di Lemans. Adesso, per lui, la nuova avventura, lì dove si è laureato campione del mondo nel 2005, e si è ripetuto nel 2006, alla Renault.
Alpine, in realtàil nome scelto dalla casa francese, per rilanciare il suo marchio sportivo. La nuova monoposto costruita a Enstone, ha dato sensazioni positive a Fernando Alonso, che si è mostrato felice della sua tre giorni di test.
La vettura nei test del Bahrain è sembrata ben bilanciata, con il programma svolto al 100% non solo dal pilota spagnolo, ma anche dal suo compagno Esteban Ocon. Inoltre, non ci sono stati problemi di affidabilità sul motore Renault, e questo è senza dubbio un fattore positivo che genera fiducia.
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Alonso è tornato in F1 con l’obiettivo di essere competitivo, altrimenti non avrebbe mai fatto quello che a tutti è sembrato un azzardo. Dalla sua, però, ha la forza della macchina, di cui comunque bisogna aspettare le vere prestazioni nel primo weekend di gara, e ha anche l’arrivo di Davide Brivio.
L’ex team manager di Suzuki in Motogp, ha lasciato la squadra giapponese dopo la vittoria del titolo mondiale da parte del suo pilota Joan Mir. Adesso, per Brivio, si apre una carriera nuova, perché la F1 differisce chiaramente dal motomondiale.
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Con l’obiettivo di avere una buona crescita, Alonso rappresenta il pilota ideale per il manager italiano. Infatti, possiede tutte quelle doti che si addicono ai più grandi, che possono indirizzare bene lo sviluppo della monoposto, e anche la stagione, arrivando magari a risultati che sembrano insperati.
Alonso, dunque, è tornato in F1 con Alpine e Brivio, con la sicurezza di poter fare bene. L’anno scorso la scuderia francese ha raccolto tre podi, quest’anno, addirittura, non si nasconde la volontà di riuscire a conquistare una vittoria, che ormai manca dal 2013, quando il team si chiamava Lotus. Non ci resta che aspettare, e vedere, se Alonso e Brivio ci riusciranno.
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