L’Unione Europea accelera sullo stop alla vendita di auto nuove con motore diesel/benzina, provando a vietarle dal 2030.
L’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050, pone tutti noi di fronte a una mission chiara e assolutamente da raggiungere. Per questo, l’Unione Europea, negli ultimi tempi, ha accelerato riguardo lo stop alla vendita di auto nuove con motore a benzina o diesel, a partire dal 2030.
Questo anno, è quindi decisivo per le sorti di tutti noi, perché riguarda l’inquinamento che non può più essere tollerato ai livelli odierni. Questa scelta da parte dell’UE, va ovviamente a preferire l’elettrico e l’ibrido rispetto ai motori tradizionali a combustione interna, e adesso le aziende automobilistiche dovranno farci i conti.
Ancora, l’Unione Europea, vorrebbe segnare come decisivo anche l’anno 2035. Infatti, si sta pensando a mettere uno stop alla vendita anche delle nuove auto ibride, proprio a partire da quella data, uno sforzo ulteriore per l’obiettivo delle zero emissioni del 2050.
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Sono 9 gli stati che hanno chiesto all’Unione Europea di vietare la vendita di auto nuove con motori a benzina o diesel: Olanda, Austria, Lussemburgo, Malta, Grecia, Irlanda, Lituania, Danimarca e Belgio. Queste nazioni, sono notoriamente più avanti nel settore della sostenibilità ambientale, basti pensare ad esempio, all’uso della bicicletta nei Paesi Bassi e nella capitale Amsterdam.
Questi paesi, tuttavia, hanno chiesto all’UE, di raggiungere in piena autonomia l’obiettivo del 2050, per adottare le strategie e i piani più adatti a ciascuna nazione, che potrebbero non essere giusti per le altre. Quindi, progettare proprie scadenze sullo stop alle vendite di auto nuove con motore a combustione interna.
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I 9 stati, inoltre, dicono che si deve investire maggiormente sull’elettrico, e sulle infrastrutture che possono portare ad aumentare l’interesse delle persone nell’acquistare macchine elettriche o ibride, soprattutto bisogna puntare sulla ricarica.
L’Unione Europea, quindi, accelera sulla sostenibilità ambientale, e cerca di stringere i tempi. Questi, sono ormai maturi per una riduzione dell’inquinamento, tuttavia, non sarà vietata la vendita di auto non nuove a combustione interna, nemmeno dopo il 2030 o il 2035, quindi l’obiettivo del 2050, in virtù di questo, pare più sgranato.
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