Il Bahrain ha offerto il vaccino a tutti coloro che prenderanno parte al GP di marzo. La reazione del “Circus” fa discutere.
La stagione di F1 sta finalmente per ricominciare, con i test di Barcellona dal 12 a l 14 marzo, e il primo weekend di gara in Bahrain dal 26 al 28, dello stesso mese. Tuttavia, proprio nello stato arabo, si è fatta avanti una proposta da parte del Ministero della Salute, ovvero quella di offrire il vaccino a tutto il paddock.
Il Bahrain, può permettersi al momento ben 5 vaccini, ed essendo uno stato molto piccolo, è uno dei più avanzati nella piano di vaccinazione. Lo stato arabo, lo scorso mese ha subito i numeri peggiori dall’inizio della pandemia, e quindi, ora sta vaccinando a tutto spiano.
Secondo gli organizzatori del Gp, dovendo i piloti stare a Manama, la capitale del Bahrain, per ben 3 settimane, e insieme a loro anche tutte le altre persone del paddock, ci sarebbe l’opportunità di somministrare sia prima che seconda dose.
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La risposta della F1 non si è fatta attendere. Infatti, è stato detto un secco no, perché il Circus è un’organizzazione con base nel Regno Unito, quindi il vaccino sarà fatto a tutto il paddock, secondo le modalità e i tempi proposti dal piano di vaccinazione d’Oltremanica.
Il vaccino offerto dal Bahrain, quindi, non è stato accettato dalla F1 come organizzazione, tuttavia alcune squadre potrebbero anche decidere di farselo somministrare. Su questo, però, al momento tutto tace, anche perché le scuderie che accetterebbero di vaccinarsi, in anticipo rispetto al piano, perderebbero molto di credibilità, e quindi anche di denaro.
Qualche settimana fa, già erano uscite voci riguardo la vaccinazione dell’intero paddock, ma Stefano Domenicali, CEO della F1, si è apprestato subito a smentire. Secondo lui, nonostante il chiaro vantaggio nella vaccinazione dei piloti e delle persone che girano con loro il mondo, si deve fare attenzione prima ai più vulnerabili.
L’offerta di vaccino da parte del Bahrain, quindi, è stata rifiutata dalla F1,in quanto ente che fa parte del Regno Unito. Comunque, anche notizie di questo genere, non fanno che aumentare la voglia di rivedere le macchine sfrecciare in pista, e riassaporare i motori.
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