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Ricaricare l’auto elettrica in 8 minuti? Ayon, ci spiega com’è possibile.

L’utilizzo del grafene, per la ricarica super rapida, esce dalla fase di sperimentazione con Aion, per entrare presto in azione.

Ayon

Passi in avanti per il mondo dell’elettrico, una visione che ormai sta prendendo sempre più piede nel mercato automobilistico. Sono molte le aziende, che da tempo, sono orientate alla produzione di veicoli a zero emissioni.

Si è cercato di trovare, con diversi studi, tecnologie avanzate, che potessero dare dei risultati ottimali ed innovativi. In particolare, l’attenzione è stata rivolta a velocizzare il tempo di ricarica di una vettura, cercando di garantire, la massima autonomia.

Questa tipologia di studio è iniziata circa un anno fa, ed ora. finalmente, è in fase di prova, con il Suv della casa cinese, Aion V. Il primo Crossover 100% elettrico, che utilizzerà la batteria con ricarica super veloce.

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80% di carica in 8 minuti

Tecnologia grafene 2D (Pixabay)

Questo sistema di ricarica super veloce, è stato ideato dalla Gac, la grande società cinese, che, già da tempo, studiava come introdurre il grafene, sostituendolo al litio. La straordinaria potenza di questa batteria di ultima generazione, permetterà di avere una ricarica rapidissima, in soli 8 minuti, tanto da ottenere in poco tempo un’autonomia pari all’80%.

Questo è possibile proprio grazie al grafene, il quale si presta, come un conduttore ottimale, per l’accumulo di energia, e risulta essere, molto più resistente e leggero rispetto all’acciaio.

I progressi ottenuti nei laboratori di ricerca, hanno permesso di testare la nuova batteria al grafene, finalmente, su un veicolo reale, direttamente su strada. Prevista per settembre 2021, la produzione di questo strabiliante Suv, equipaggiato di tanta tecnologia.

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Si è parlato molto anche dei costi che può comportare l’utilizzo del grafene, ma anche da questo punto di vista, si stanno facendo passi da gigante. Proprio la Ayon, riferisce che, attraverso la costruzione di una struttura tridimensionale e reticolare, si avrà l’opportunità di ridurre i costi.

L’idea di questa innovazione, non era sfuggita neanche alla casa statunitense Tesla, dove lo stesso Elon Musk puntava proprio all’utilizzo di queste celle conduttrici. Avrebbe voluto potenziare l’autonomia delle proprie auto, un’idea però, per ora, archiviata, avanzata invece dalla concorrenza cinese.

Federica Strafonda

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