Ci lascia un grande pilota, un manager romagnolo molto amato, portato via dal Covid, contro il quale, non è riuscito a vincere.
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Era ricoverato presso l’ospedale Maggiore di Bologna, nel reparto di terapia intensiva, per una polmonite interstiziale, causata dal covid-19. Dal 27 Dicembre lottava contro questa grave insufficienza respiratoria, e purtroppo a causa di un peggioramento delle condizioni di salute, durante la notte tra il 22 e il 23 , Gresini, ci lascia, smette di lottare, questa volta contro un nemico spietato, il Coronavirus.
In sessanta anni di talento, ha fatto “vibrare” il mondo delle competizioni, quando dal 1982 inizia a farsi notare, i successi non tardano ad arrivare. Nel 1985, vinse il suo primo titolo mondiale nella classe 125cc, sempre in quell’anno portò a casa tre vittorie, in Austria, Belgio e San Marino, oltre cinque pole position e 109 punti conquistati.
Negli anni, la sua carriera è stata una scalata di grandi successi e soddisfazioni, Gresini, rappresenta, per chi lo conosceva, la voglia di arrivare con il sorriso, un uomo che trasmetteva molte emozioni, come quelle che condivise con il suo Simoncelli. La scomparsa di Marco, fu per lui, un dolore immenso, ma non crollò, la passione e l’amore per le moto, le sensazioni che riusciva ad avere da quel rombo, lo ha riportato in pista, proseguendo con quel progetto, che avrebbe fatto emergere giovani piloti.
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Fondatore e Manager di un grande team
Nel 1997 crea il Team Gresini Racing, quello che oggi lo ricorda con il dolore nel cuore, il Team con il quale, ha ottenuto straordinarie vittorie, precisamente nella 250cc con il giapponese Daijiro Kato e con Tony Elias nella Moto2, e nella Moto3 con Jorge Martìn.
Le soddisfazioni, non mancano anche nella MotoGp, di cui fa parte dal 2002, le migliori stagioni, furono quelle del 2004 e 2005, dove festeggia il secondo e terzo posto, con i piloti Sete Gibernau, e Marco Melandri.
Una carriera all’insegna della passione, dedizione, e amore per le due ruote da pista, valori ed emozioni, che rimarranno bene impresse nelle menti dei suoi pupilli. Oggi ci lascia un uomo straordinario, che ha scritto la storia del Motociclismo mondiale.