Gli ultimi avvenimenti dimostrano come i monopattini elettrici, stiano diventando, sempre più pericolosi nelle nostre città, causando dei veri incidenti, in quanto , se utilizzati in modo improprio, possono rivelarsi una vera e propria arma, anche mortale.
Da quando il Governo ha dato il via libera alla mobilità alternativa, con incentivi per l’acquisto di mezzi pratici ed ecologici, è esplosa una vera e propria moda nelle città, dimenticando, a volte, che questi, non sono giocattoli, ma mezzi che richiedono esperienza e prudenza nella guida, e, soprattutto, il rispetto delle norme stradali.
Spesso non vengono utilizzati nel modo corretto, chi li guida, non sempre rispetta le regole. Quante volte si vede sfrecciare un monopattino con due persone a bordo, oppure li vediamo percorrere a zig zag i marciapiedi, diventando un pericolo per i passanti, i più sfrontati, poi, addirittura non rispettano neanche i semafori passando con il rosso.
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E’ vero che si tratta di una soluzione ecologica, economica, e molto pratica per percorrere piccole distanze, divertente soprattutto per i giovani, ma da non sottovalutare, che si tratta pur sempre di un veicolo a due ruote.
Prevede una velocità massima di 25km/h, mentre scende a 6km/h in prossimità di aree pedonali, e anche sul fattore “prestazioni”, si verificano comportamenti scorretti, vengono infatti, apportate delle modifiche, che consentono di avere una velocità superiore a quella di base.
L’aumento dei sinistri, si registra maggiormente in grandi città come Milano e Roma, con infortuni per cadute o veri e propri incidenti con altri mezzi. Settimana scorsa, infatti, è giunta la notizia di una giovane mamma, che ha perso la vita, dopo uno sconto con un camion, mentre era a bordo di un monopattino.
Dovrebbero essere prescritte regole più ferme, come l’obbligo del casco non solo per i minorenni, multe per chi non indossa il giubbotto retroriflettenti in caso di scarsa visibilità, tenendo conto che, essendo equiparati alle biciclette, non necessitano di assicurazione.
In relazione a quanto viene registrato, sui sinistri, alcune compagnie assicurative, forniscono una copertura, rivolta alla persona quando è in movimento, in pratica una polizza infortuni a tutela del soggetto e non del mezzo.
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