Nel 2009 due imprenditori lombardi, Leonardo Grieco, e Mauro Raccanello, hanno inventato un sistema che permetteva a qualsiasi automobile di percorrere oltre 50 km con un litro di benzina.
L’intuizione semplice, ma geniale, è venuta a Grieco, ristoratore varesotto, nonché grande appassionato di invenzioni. Per la realizzazione tecnica, della sua intuizione, si era rivolto al Raccanello, titolare di un’officina specializzata Ferrari.
L’idea, era quella di spostare il punto di trazione alle ruote, per lo sforzo del motore durante la trasmissione della forza alle ruote. Infatti, se proviamo a spostare una vettura dal centro del cerchio, dove cioè è attaccata la trazione, è quasi impossibile farla avanzare a mano, mentre, agendo sulla parte periferica, l’auto si sposterà senza troppa fatica.
In parole povero, è stato spostato, attraverso degli ingranaggi, l’induzione della forza motrice generata dal motore mediante l’albero di trasmissione, dal centro della ruota stessa, ad una parte più “esterna” e distante dal fulcro. Il risultato è fenomenale, perché la vettura avanza sfruttando il minimo dei giri del motore, e dunque c’è un risparmio del 70% circa, in termini di consumi e soprattutto di emissioni inquinanti.
La modifica, per come era concepita, poteva essere applicata ad ogni tipo di autovettura, senza minimamente alterarne le prestazioni.
A distanza di oltre dieci anni, dal clamore iniziale, in cui tra l’altro, gli inventori furono intervistati dal telegiornale regionale, del New Global Traction, così si chiama il brevetto, si sono perse le tracce.
Sembra incredibile che nessuna casa automobilistica, abbia preso in considerazione o sviluppato questa idea geniale. Probabilmente gli interessi legati al petrolio prima, ed all’elettrico ora, hanno preferito offuscare, quella che sarebbe potuta essere, una vera e propria rivoluzione in campo automobilistico.
Immaginate davvero di poter percorrere oltre 50 km con un litro di carburante, altro che elettrico, e sicuramente, con il motore mai sotto sforzo, si sarebbero notevolmente abbassate le emissioni inquinanti. Inoltre le auto avrebbero avuto una vita media molto più lunga perché i motori, specialmente quelli più potenti, sarebbero stati sempre al “minimo”.
A prescindere, grandissimi complimenti agli inventori “inascoltati” perché già oltre 10 anni fa hanno dato una grossa “lezione” ai più blasonati ed istruiti tecnici, e costruttori di auto.
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