Tra la metà degli anni ’80 e gli inizi dei ’90, la crescente richiesta di auto performanti, ed il fermento ingegneristico delle case produttrici di automobili, ha dato vita a dei veri e propri Frankenstein Jr. travestiti da veicoli a quattroruote.
All’epoca, spopolavano le berline tre volumi, simbolo di una borghesia benestante in un paese in cui, l’economia viveva il suo periodo d’oro.
Artefice del primo, e forse più carismatico “mashup”, fu Lancia, che, nel 1986, sbalordì il mondo intero, con l’uscita della Thema 8.32, meglio nota come Thema Ferrari. L’ammiraglia italiana, venne messa in commercio, dotata di un motore della casa di Maranello.
Subito, la Ford, si lancio in un operazione analoga, dotando la sua berlina di punta, di un motore Cosworth da far mancare l’aria ad ogni cambio marcia.
Infine, e, per la serie: gli ultimi saranno i primi, Gneral Motors, volle esagerare.
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Presentata nel 1989, e commercializzata l’anno dopo, la “berlinona” TedeAmericana, ha rappresentato la rivoluzione di un segmento, che, fin a quel tempo prima, veniva considerato, alla stregua di una “familiare”, trasformandosi in una vera e propria super car.
Agguerrita non solo meccanicamente, ma anche telaisticamente, sempre mantenendo, però, quell’eleganza e quel comfort degno di una vettura 4 sportelli di un certo “peso”.
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Aprendo il vano motore, già solo a leggere la scritta Lotus in rosso corsa sul coperchio, provocava un certo timore reverenziale. Sentirla in moto poi, era una goduria per le orecchie degli appassionati: un “bestione” 6 cilindi di 3.600 cc con 4 valvole per cilindro.
Due enormi turbine Garret con doppio intercooler di raffreddamento. Seppur il peso non fosse piuma, la potenza era impressionante, pari a 377 cavalli a 5.500 giri, e la velocità massima, il suo vero punto di forza. Signori, con 283 km/h di punta, ed un’accelerazione da zero a 100 di poco superiore ai 5 secondi, non esisteva, all’epoca, Ferrari o Porsche Turbo che potessero competere con la Omega.
Non a caso, fu incoronata nello stesso anno della sua comparsa sul mercato, la BERLINA PIU’ VELOCE DEL MONDO, ed è stata crediamo, l’unica nella storia, ad aver conservato questo primato per ben 15 anni, fino all’arrivo della Bentley Contiental Flying Spur nel 2005.
Gli interni erano completi ed eleganti, e non mancava proprio nulla per gli optional dell’epoca. L’altra particolarità della Opel Lotus, risiedeva nell’unico colore disponibile messo a disposizione per i 950 esemplari prodotti, un verde inglese molto scuro.
Il prezzo di listino per questo missile, era di 115 milioni di Lire, che, convertito in euro, ammonterebbe a circa 60.ooo euro. Ad oggi, come ogni mito che si rispetti, per acquistare uno dei pochissimi esemplari in vendita sul mercato dell’usato, ne occorrono circa 20.000 in più rispetto a quelli che servivano nel 1990 per comprarla nuova.
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