Monopattini+elettrici%2C+sono+davvero+ecologici%3F+Nuova+polemica+dopo+i+%26%238220%3Bbonus%26%238221%3B
quattromaniait
/2021/01/11/monopattini-elettrici-inquina-come-automobile/amp/

Monopattini elettrici, sono davvero ecologici? Nuova polemica dopo i “bonus”

I monopattini elettrici, sono davvero ad emissioni zero? Stanno sostituendo l’uso dell’automobile in città? Lo sharing funziona? E soprattutto, il tanto discusso “bonus” per l’acquisto, ha allentato la morsa dell’inquinamento nelle città? 

Manubrio e faro monopattino elettrico (Pixabay)

Questi piccoli mezzi di trasporto, che stanno invadendo i centri storici delle città, in realtà, non inquinerebbero, così almeno sembra, se si pensa solo al loro utilizzo. Diverso il discorso, se, come ha fatto la società Arcadis, si prende in esame, tutto l’indotto che ruota attorno a quei “mono” adibiti allo sharing, che troviamo ormai disponibili in ogni città italiana ed europea. Si è calcolato che, a partire dalla produzione, che di norma avviene in paesi asiatici senza tener minimamente conto delle procedure occidentali riguardanti i materiali sostenibili e lo smaltimento dei rifiuti generati, fino ad arrivare all’utilizzo degli stessi, le emissioni inquinanti che si generano, sono pari a quelle che provoca un’automobile a combustione con tre occupanti a bordo.

Potrebbe interessarti>>>Mole Urbana, elettrica italiana 100% ecologica anche nei materiali.

Perché inquina il monopattino

Monopattino elettrico (Pixabay)

Dunque, non è il monopattino in se ad emettere inquinamento ambientale, ma, analizzando il ciclo vitale del veicolo elettrico a noleggio, scopriamo che tutte le fasi, che di seguito esporremmo, generano la problematica ambientale e quindi, il dubbio che nasce è se valga davvero la pena rischiare la vita con questo veicolo per aiutare la natura oppure è un palliativo poco remunerativo, se non per le aziende produttrici.

I “mono”, come anticipato, vengono prodotti in Asia con materiali poco sostenibili, successivamente devono essere trasportati da noi, di solito su navi container che generano un bel po’ di inquinamento. Di norma questi veicoli, hanno una vita relativamente breve rispetto ad un’automobile, circa 12/18 mesi, nasce allora, il problema dello smaltimento dei componenti non riciclabili. Aggiungiamo, poi, il monossido di carbonio e le particelle che sprigionano quotidianamente i furgoni che si occupano della manutenzione e del ricollocamento in città di questi monopattini a noleggio. Infine mettiamo che, tutta questa “catena”, serve per essere fruita da un solo passeggero alla volta. Sommati questi dati, probabilmente, ne conseguirà, che se prendessimo l’auto, anche non elettrica, per andare a lavoro, e magari riuscissimo a non viaggiare soli nella stessa, ma ad organizzarci con colleghi per esempio, probabilmente l’inquinamento ambientale sarebbe inferiore rispetto all’utilizzo di questi veicoli in sharing.

Potrebbe interessarti>>>CASHBACK di stato, funzionamento e vantaggi per gli automobilisti

Conclusione

Monopattini sharing (Pixabay)

Con questa spiegazione, non si vuole in nessun modo “boicottare” le aziende che fanno bike sharing, che a suo modo, è un modello di mobilità assolutamente giusto e condivisibile, ma solamente fare chiarezza su degli aspetti che, a volte, distrattamente si sottovalutano.

Ci sono da dire un altro paio di cose riguardo ai monopattini che si utilizzano in città, prima fra tutte la mancanza di un titolo di guida per condurli, che ne fa conseguire, che chiunque , senza minimamente conoscere il codice della strada, abbia la possibilità di “gettarsi” nel traffico, con conseguenze, a volte spiacevoli, di incidenti che, quotidianamente ci capita di leggere o raccontarvi.

L’altra, forse più allarmante, è, che il monopattino nella maggior parte dei casi, non ha sostituito, l’utilizzo dell’automobile per recarsi in ufficio, ma semplicemente viene usato per piccoli spostamenti che, precedentemente, erano fatti a piedi, quindi, nel 70% dei casi, chi utilizzava la macchina, ha continuato a farlo, con la differenza, che oggi, se parcheggia distante dal luogo dove sarebbe prima arrivato camminando, adesso, lo fa invece a bordo del piccolo elettrico (rendendo ancora più sedentaria una vita che non lascia molto spazio all’attività fisica, ma qui entreremmo in un campo medico e sociologico che per il momento meglio non affrontare).

RobertoT

Recent Posts

Ford, colpo a sorpresa in Europa: prova il rilancio con una mossa inaspettata

La Ford corre ai ripari della sua filiale teutonica con una maxi iniezione di capitali…

6 ore ago

FIAT, aumenta ancora il prezzo della Panda: tutta colpa di Trump? Svelati i motivi

I dazi imposti dal neo eletto Presidente degli Stati Uniti stanno costringendo tutti i costruttori…

8 ore ago

Mitsubishi mette nei guai un altro colosso dell’auto: rottura della storica partnership

La Casa giapponese ha deciso di mettersi in proprio e costruire il suo nuovo SUV…

10 ore ago

KIA si prende gioco della Tesla: che frecciatina a Elon Musk (FOTO)

La Tesla sta attraversando una fase piuttosto complessa e i competitor ne stanno approfittando. Ecco…

13 ore ago

Stop alle energie rinnovabili, si torna a puntare su petrolio e gas: quale sarà il futuro dell’auto

In una fase dove si fa un gran parlare di ecologia e fonti rinnovabili, un…

17 ore ago

Google Maps: è sparita una funzione? Problema inaspettato per gli utenti

In Google Maps si stanno verificando degli strani problemi negli ultimi tempi. Scopriamo cosa sta…

19 ore ago