Nel nuovo Dpcm, previsto per lunedì 11 gennaio, secondo quanto si apprende dall’ ANSA, sono in arrivo nuove restrizioni per ridurre la curva epidemiologica.
Lunedì mattina é in programma una riunione tra regioni, Ance, Upi e il Ministro Speranza per definire le nuove misure del Decreto, che entrerà in vigore dal 16 Gennaio.
Sono 5 le regioni che saranno considerate arancioni: Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria e Sicilia. I loro presidenti, per scongiurare il rischio di ulteriori penalizzazioni, chiedono un immediata disposizione di ristori.
Il posizionamento delle fasce sarà calcolato in base all’ incidenza settimanale, ossia, se ľ incidenza sarà superiore a 250 su 100 mila abitanti, scatterà la zona rossa con relativa chiusura totale.
La regione più a rischio, sembrerebbe il Veneto con 454,31 casi ogni 100.000 abitanti, segue ľ Emilia Romagna con un’incidenza a 242,44, Bolzano 231,36, Friuli Venezia Giulia 205,39 e Marche 201.
La regione meno a rischio, al momento, è la Toscana con 78,95 casi sul campione dei centomila, in ogni caso, nessuna in Italia, é sotto la soglia dei 50 casi per 100 mila abitanti.
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Il ministro della salute, intervenendo ad una conferenza organizzata dalla Federazione italiana medici pediatri, si è espresso con parole, che poco fanno presagire una fine imminente della crisi sanitaria, e riassumendo, ha detto: “Dovremo continuare a mantenere un livello alto di attenzione, attraverso comportamenti corretti e misure restrittive, per questo il Governo sta pensando di prorogare lo stato di emergenza in scadenza a fine gennaio. Punto fondamentale, sottolinea Speranza, sono le Vaccinazioni partite con un buon ritmo superando le 500 mila dosi. Solo due, le aziende che sono state autorizzate all’ immissione in commercio dei vaccini in Italia: la Pfizer/BionTech, e, da poco, la Moderna.
Ci auguriamo che altre aziende possano avere la stessa disponibilità per facilitare e velocizzare questo percorso ancora lungo. Si richiede, nel contempo, un ulteriore sforzo al personale medico, che veste un ruolo fondamentale, per ľ uscita da questa grande crisi che ha investito il nostro Paese.