Manca solo qualche giorno al via di una delle più conosciute gare invernali per autoveicoli storici, la Winter Marathon, che partirà il 14 gennaio da Madonna di Campiglio.
La competizione di regolarità per vetture storiche (certificate), arrivata alla 33° edizione, si articolerà in due tappe, più delle prove cronometrate, ed una esibizione su un lago ghiacciato, che prevede l’eliminazione diretta. Il percorso, di oltre 500 km e circa 15 ore al volante, vedrà impegnate auto immatricolare prima del 1967 con alcune deroghe, stabilite dagli organizzatori, per vetture fino al 1976.
Alla scorsa edizione 2020, hanno partecipato anche nomi altisonanti quali: il campione del mondo rally Miki Biasion, con la sua Alfa Romeo 1750 GT Veloce anno 1968, ed il pilota e volto televisivo, Davide Valsecchi su Fiat Abarth 124 Rally targata 1973. Lo scorso anno, è stato dominato da Fiat, primo e secondo posto assoluto, se lo sono aggiudicato due vetture italiane, identiche, Fiat 508 C del 1937, mentre il gradino più basso del podio è andato ad una Porsche 356 c coupé del 1963.
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L’edizione di quest’anno, partirà e terminerà a Madonna di Campiglio, dal 14 al 17 gennaio, le iscrizioni sono al completo e la quota era di circa 2.400€ comprensiva di tutto, anche del pernottamento e dei pasti per l’equipaggio composto da due persone, ulteriore sconto era previsto per i team e le scuderie con più partecipanti.
Le vetture ed i piloti in gara, affronteranno un percorso meraviglioso, denso di difficoltà, se pensiamo al tipo di autovettura con il quale lo si percorre e le condizioni climatiche, ma sicuramente, entusiasmante e pittoresco, affrontando tornanti e passi dolomitici, immersi in un paesaggio da cartolina, senza dimenticare, però, lo spirito agonistico del gara, che vedrà, come detto, molte prove cronometrate, con penalità inflitte in base ad un coefficiente legato all’anno della vettura.
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Lo spirito di questa manifestazione, oltre che competitivo, è anche quello di condividere una passione e rivedere in auge le vecchie glorie del passato, che ancora oggi danno del filo da torcere ai modelli futuristici in commercio. Testimonianza dello spirito di festa del concorso, sono le cene organizzate presso gli hotel che ospitano i partecipanti, tutti insieme, a discutere e parlare dei propri bolidi, dei percorsi, ad offrire suggerimenti e consigli. Anche se quest’anno, a causa della pandemia di Covid19, bisognerà capire come comportarsi con il distanziamento sociale durante questi incontri, ed infatti l’organizzazione, in base alle “restrizioni” imposte, ha attuato un piano B, prevedendo dei pacchetti cena che ogni equipaggio potrà consumare singolarmente (molto triste come cosa, ma bisogna adeguarsi all’emergenza sanitaria). Infine, per quanto riguarda il percorso, a causa delle ingenti nevicate degli ultimi giorni, ed il rischio valanghe su alcuni passi, sono state predisposte delle varianti, da utilizzare nell’impossibilità di percorrere i tragitti definiti nell’ambito dell’organizzazione gara.
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