Arrivata anche sul mercato italiano, la piccola giapponese, che da 22 anni popola le strade italiane, si presenta con un look aggressivo e, non solo.
Dopo qualche anno di silenzio, in cui la Yaris, era diventata una “costante” nel panorama del segmento B, torna a far parlare di se. Lo aveva fatto nel 1999, quando entrò in commercio, quella “vetturetta” che, rispetto alle concorrenti dell’epoca, era più comoda, confortevole, e con soluzioni stilistiche all’avanguardia, prima fra tutte, la strumentazione centrale a cristalli liquidi, che, dava la sensazione di essere sospesa nello spazio/tempo di un cruscotto di ottima fattura. Meccanica robusta e motori performanti per la categoria, erano il punto di forza (2 motori benzina 1.0 e 1.3cc ed un 1.4 Diesel dai consumi ridicoli, poi seguiti, nel 2001 dal potente 1.5 benzina da 106 cv della TS). La prima serie, rimase in produzione dal 99 al 2005, subendo solo un lieve restyling estetico nel 2003. Nel 2005 arriva la seconda serie, sulla quale non c’è molto da dire, se non che fosse, l’aggiornamento di un prodotto, già ottimo dalla nascita.
Ma è nel 2011 che, Toyota, fa di nuovo parlare di se, con la presentazione della terza serie, in particolare, perché, è stata la prima a mettere l’ibrido a disposizione di tutti, riuscendo a contenere i costi d’acquisto e puntando sempre sulla solidità e la garanzia dei suoi prodotti. Nasceva Yaris Hybrid, che fino ad oggi, è stata sottoposta a due lifting, uno nel 2017 e l’ultimo nel 2017.
Finalmente parliamo dell’oggetto del desiderio, l’ultima nata in casa Toyota, la GR, che prende il nome dai suoi “padri”, i tecnici del Team GAZOO RACING, che hanno collaborato allo sviluppo di questa vettura “stradale” che è già entrata in un record mondiale: IL MOTORE TRE CILINDRI PIU’ POTENTE DEL MONDO!
In effetti, un propulsione di derivazione WRC con tre cilindri, che sviluppa una potenza di 261 cavalli è davvero qualcosa di mai visto nella storia. Si tratta di un 1.6 benzina turbo compresso, dotato esclusivamente di cambio manuale a 6 rapporti. La “mancanza” di un cilindro, offre qualche vibrazione in più alla guida, ma ci si dimentica di questo dettaglio quando, aprendo il gas, dai 2.500 ai 6.500/7.000 giri, l’auto è sempre pronta, con una coppia fluida ed onnipresente.
Quando la incontri, a prima vista ricorda una Yaris, a dire il vero una di quelle “Tuning” da “maranga”, ma, a ben guardare, della sorella stradale, sono rimasti, i fanali e poco altro. Paraurti maggiorati con enormi prese d’aria, sportelli e cofano in alluminio, tetto in carbonio più basso di 90mm, enormi cerchi in lega da 18 pollici, doppio scarico posteriore, sono solo alcuni dei particolari che saltano subito all’occhio, guardando l’auto da fuori. Entrando nell’abitacolo, fanno subito bella vista i sedili anteriori, avvolgenti, in pelle, marchiati GR. Non sembra di essere a bordo di una Yaris, ma di guidare una macchina da Rally, pedaliera tipica in alluminio e volante sportivo in pelle. Enorme e sporgente dalla plancia il sistema multimedia che comprende navigation system con display touch screen da 8″.
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Oltre al motore, come abbiamo visto, detentore del record, la particolarità di questa erede della Celica di Sainz, è la trazione integrale, che, grazie ai differenziali Torsen, ed all’uso di apposite frizioni, viene distribuita autonomamente alle ruote con più grip, mantenendo “incollata” la piccola a qualsiasi superficie. All’interno della vettura, posizionato vicino alla leva del cambio, rigorosamente manuale, troviamo la rotellina magica, ovvero, quella che ci permette di scegliere con modalità RideByWire, il tipo di guida più adatta alle esigenze del percorso. 3 le varianti, che distribuiscono in maniera diversa la trazione agli assali delle ruote anteriori e posteriori: NORMAL (60% anteriore e 40% posteriore) che la fa diventare una perfetta utilitaria da città con consumi ridotti, SPORT (30 anteriore e 70 posteriore) per avere una sportiva da pista, quasi “trazionata” dietro, ma con la sicurezza della partecipazione costante seppur simbolica dell’anteriore, ed infine quello che la traveste da macchina da rally, la modalità TRACK, che ripartisce al 50% l’energia motrice su avantreno e retrotreno.
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Prodotta per l’Italia in una sola versione, il prezzo per comprare questa vettura veramente unica al momento, nel suo genere, non avendo concorrenti dirette, è di €. 39.900,00€ e, sinceramente lo troviamo davvero giusto, perché per avere prestazioni paragonabili, bisogna spendere quasi il doppio di norma, per una vettura “pronto gara” targata.
Le prestazioni come accennavamo sono di tutto rispetto: La GR, con i suoi 261 cavalli, raggiunge la velocità massima di 230 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in soli 5,2 secondi, con una coppia di 360NM. Infine, si conferma, utilizzabile anche quotidianamente grazie ai consumi ridotti in modalità normal, consumi che, anche in sport, strapazzandola a dovere, non scendono mai al di sotto dei 10 km/l.
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